Prete non registra le cresime per 15 anni, coppia non può sposarsi. Per il matrimonio serve la foto della cerimonia

La vicenda nelle Marche. Per celebrare le nozze "riesumate" le foto del sacramento celebrato anni prima

Prete non registra le cresime per 15 anni, coppia non può sposarsi. Per il matrimonio serve la foto della cerimonia
di Nicoletta Paciarotti
Mercoledì 1 Maggio 2024, 17:31 - Ultimo agg. 17:44
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In soffitta, tra la polvere degli scaffali e le pagine dei vecchi album di famiglia. È lì che dev’essere gelosamente custodita tra i ricordi del tempo, quella fotografia, scattata in chiesa, la Nostra Signora di Lourdes di Pantiere di Castelbellino, tra gli anni Ottanta e Novanta nel giorno della Cresima.

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Lo scatto della cerimonia a cui ora gli abitanti del piccolo borgo stanno dando la caccia per cercare di ricostruire gli archivi storici della parrocchia. Un’idea nata da Don Paolo Tomassetti, parroco della frazione dal 2021, quando ormai alcune settimane, una coppia di giovani innamorati, col sogno di convolare a nozze, si è recata da lui per sbrigare alcune pratiche prima del matrimonio. 

L’inizio della vicenda

«Sono venuti da me, a chiedermi il certificato della cresima, ma rovistando tra i carteggi matrimoniali della parrocchia, mi sono accorto che non c’era.

Non solo il loro, a mancare erano le registrazioni di ben quindici anni, dal 1980 al 1995. Credo che il sacerdote di allora, Don Renato, si fosse dimenticato di trascriverle», racconta Don Paolo. Oltre al documento che attesa l’avvenuto battesimo, anche la certificazione relativa alla Cresima è indispensabile per richiedere il nulla osta per la celebrazione del matrimonio in Chiesa. «Ho visto la preoccupazione nei loro occhi mentre cercavo un modo per rassicurarli – continua il sacerdote del piccolo borgo della Vallesina, in provincia di Ancona –. Poi mi è venuta l’idea: potevamo ricostruire quegli archivi, tornando indietro negli anni. Ho riflettuto a lungo su come potevamo fare ed ho pensato che l’unico modo che avevamo fossero proprio le vecchie fotografie. Ma per farlo c’era bisogno dell’intera comunità».

Determinato nell’impresa, don Tomassetti ha iniziato a coinvolgere i parrocchiani. «Sapevo che non poteva essere un ostacolo insormontabile e che con l’aiuto di tutti ce l’avremmo fatta», aggiunge. Nel giro di qualche settimana, tutta la piccola Pantiere si è mobilitata alla ricerca di quelle foto, rovistando tra i vecchi rullini, nei bauletti dell’infanzia e dando il via ad una bellissima catena di chiamate per cercare di riconoscersi in quei flash. «Dovevamo ricostruire il giorno esatto, cercando di ricordare con esattezza ogni cresimante - spiega Don Paolo – il matrimonio in chiesa ha anche valenza civile, un atto importante che deve essere corredato di tutti i documenti necessari, secondo quelle che sono procedure giuridiche molto rigide». 


La caccia al tesoro

Una specie di caccia al tesoro. «Era fondamentale che ci riuscissimo e sono stato molto contento nel vedere che alla fine i parrocchiani si sono appassionati a quello che è stato un vero lavoro di squadra, capace di far reicontrare amici di vecchia data anche dopo tanto tempo». Molti dei registri sono già stati ricostruiti. «Io mi sono cresimata nel 1990, insieme ai miei coetanei siamo riusciti a risalire a tutti i cresimanti di quell’anno - racconta Michela, una paesana –; è stato un lavoro faticoso, ma anche bello perché rovistando tra gli oggetti in disuso, sono tornati a galla tantissimi ricordi». 


Il ricordo 

Poi una carezza al sacerdote che non c’è più. «Se siamo arrabbiati con Don Renato? No, questo ci è impossibile. Don Renato per molti di noi è stato come un secondo padre. È stato il parroco del paese per molti anni. Era il parroco della gente, capace di attirare in parrocchia tantissimi giovani e di unire tre generazioni». I ricordi affiorano: «Da piccola non vedevo l’ora che arrivasse la domenica, per andare in Chiesa a cantare e suonare durante la messa ed ascoltare le sue omelie, sempre originali». E mentre i parrocchiani continuano a cercare di ricucire il pezzo di storia mancante, don Paolo rassicura: «Nessun problema per i matrimoni già celebrati». 

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