Colloquio di lavoro, ha esperienza e competenze ma viene scartata: «Hanno detto che il problema era il mio aspetto»

Melissa ci tiene anche a specificare che aveva fatto la messa in piega, aveva una giacca, degli orecchini, ma non si era truccata al di là del lucidalabbra

Colloquio di lavoro, ha esperienza e competenze ma viene scartata: «Hanno detto che il problema era il mio aspetto»
Colloquio di lavoro, ha esperienza e competenze ma viene scartata: «Hanno detto che il problema era il mio aspetto»
di Hylia Rossi
Venerdì 29 Marzo 2024, 12:30
4 Minuti di Lettura

Fare una buona impressione al colloquio di lavoro è di primaria importanza, specialmente perché potrebbe essere un piccolo dettaglio a fare la differenza tra ottenere o meno la posizione che vorremmo.

Il candidato ha la possibilità di controllare e gestire alcuni aspetti dell'incontro, tra cui il modo in cui ci si presenta, l'aspetto e le risposte che si danno. Eppure, non è possibile sapere quali siano le preferenze del recruiter e, d'altronde, le prime impressioni sono necessariamente superficiali, un mosaico di particolari che per qualche motivo sono saltati all'occhio e che vengono filtrati dalle opinioni ed esperienze soggettive di chi gestisce il colloquio. 

Può succedere che alcuni recruiter, poi, tengano in considerazione degli elementi che generalmente non dovrebbero far parte del giudizio complessivo del candidato. Questo sembra essere il caso di Melissa, una donna che ha raccontato sui social di essere stata scartata per un ruolo soltanto a causa del suo aspetto fisico che, in qualche modo, non è stato ritenuto soddisfacente. 

Allora, si chiede Melissa, è forse giusto tenere in considerazione questi dettagli anziché le competenze, l'esperienza e la capacità di fare un ottimo lavoro? 

Lo sfogo di Melissa

«Ho partecipato a un colloquio per un lavoro, qualche giorno fa - racconta Melissa in un video pubblicato sul suo account TikTok, con l'intenzione di chiedere l'opinione degli utenti - È andato molto bene, avevo un'ottima risposta per ogni domanda che mi è stata posta.

D'altronde, ho lavorato nelle risorse umane, so come funzionano i colloqui. La mia esperienza e il mio background erano perfettamente in linea con ciò che era richiesto. Ero sicura fosse andato alla grande».

Eppure, qualche giorno dopo riceve una mail dal recruiter e le viene detto che, purtroppo, non è stata selezionata per i prossimi step. Melissa è decisamente delusa, dato il suo sincero interesse per quel lavoro, ed è anche confusa sulla ragione per cui è stata scartata, così «ho fatto una cosa che di solito non faccio, ovvero ho risposto alla mail e ho chiesto un feedback».

La risposta conferma ciò che già sapeva: «Ha detto che nonostante il mio background fosse esattamente ciò che cercavano, la mia esperienza è in linea con quello di cui hanno bisogno per quella posizione e i miei valori e obiettivi siano gli stessi dell'azienda... era preoccupata dal fatto che non mi sia sforzata abbastanza nel curare il mio aspetto, vista la posizione di vice-presidente per cui ho fatto application». 

Melissa ci tiene anche a specificare che aveva fatto la messa in piega, aveva una giacca, degli orecchini, ma non si era truccata al di là del lucidalabbra: «In generale non mi trucco molto, non perché voglio essere speciale, ma non mi interessa. Quindi, la mia domanda è: il fatto di non truccarsi, per una donna, ai colloqui di lavoro o per andare al lavoro, vuol dire che non sono interessate al lavoro e non si impegnano abbastanza?».

La maggior parte degli utenti sembrano essere d'accordo: truccarsi o meno è una decisione che spetta all'individuo e non ha nulla a che fare con il lavoro ed è pazzesco che una recruiter abbia scritto una cosa del genere per mail. «Si tratta di discriminazione - commenta qualcuno - potrebbero finire nei guai per una cosa del genere». C'è poi chi chiede se si trattasse di un'azienda di make up, ma la risposta di Melissa è chiara: «No, un'azienda tech».

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