Affitti troppo cari a Cortina, il prof Ivano Apisa fa 280 km al giorno per insegnare: «Non posso lasciare i miei ragazzi»

Per un mese Ivano Apisa si è spostato da Marcon (Venezia) a Cortina (Belluno) per non abbandonare i suoi ragazzi

Cortina, l'odissea del professore che fa 300 km al giorno per insegnare: «L'affitto è insostenibile»
Cortina, l'odissea del professore che fa 300 km al giorno per insegnare: «L'affitto è insostenibile»
Venerdì 3 Maggio 2024, 11:47 - Ultimo agg. 17:24
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Cinque ore d'auto, 280 km al giorno, per poter insegnare. È l'odissea di Ivano Apisa, professore di 49 anni, che per un mese ha vissuto da pendolare tra Marcon (Venezia) e Cortina (Belluno) nell'impossibilità di trovare un'abitazione a un prezzo accessibile a Cortina. ««Non potevo permettermi di spendere 1.200-1.500 euro al mese a fronte di una busta paga di circa 1.650, ma non potevo abbandonare i miei ragazzi» ha dichiarato al Corriere Veneto a cui ha raccontatola sua storia.  

L'uomo ora ha trovato una sistemazione a 45 minuti dalla scuola ma il costo tra benzina e tempo di percorrenza è ancora molto alto per il suo stipendio. 

Prof pendolare: 280 km al giorno per insegnare 

A novembre era arrivata la bella notizia dell'assegnazione della cattedra presso la scuola media di Cortina.

Tuttavia poco dopo Apisa  ha scoperto la brutta sorpresa: i costi degli alloggi ampezzani superavano il suo stipendio da insegnante. Gli affitti costavano tra i 1200 e i 1500 al mese. Troppi per il suo stipendio di circa 1650 euro. 

Da qui la decisione obbligatoria: la rinuncia al posto, o il pendolarismo dalla sua casa di Marcon (Venezia), un viaggio di 5 ore giornaliere tra andata e ritorno, per un totale di quasi 280 km al giorno. 

 

Il futuro incerto 

 Dopo un mese di viaggi in auto Apisa ha finalmente trovato una camera a Calalzo, a 45 minuti da Cortina. «Certo, ora chiudo il mese a zero - continua - ma a novembre ci ho rimesso soldi, tra benzina e pedaggi». Inoltre, il futuro del professore resta incerto: 15 giugno Apisa dovrà lasciare l'alloggio «perchè sarà affittato ai turisti». «Senza una soluzione dovrò chiedere di tornare a Marcon, nuovamente da supplente - afferma -. E mi dispiacerebbe molto lasciare i miei ragazzi».  

Il sindaco di Cortina: «Come lui anche tante coppie»

Per il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, fa presente che il caso di Ivano Apisa non è isolato:  lo stesso problema viene riscontrato da decine di giovani coppie, costrette a lasciare la città per l'impossibilità di trovare un alloggio a un prezzo "non turistico".

Tra le soluzioni proposte c'è l'approvazione di un Piano di assetto del territorio (Pat) che consenta l'edificazione di case di proprietà comunale da affittare a prezzo calmierato entro il 2027. «Con gli impegni che abbiamo in vista delle Olimpiadi 2026 - riflette ancora il primo cittadino - questo sarà però un percorso lungo. Le difficoltà abitative ci stanno molto a cuore - conclude - ma come Amministrazione comunale non possiamo fare più di tanto».

Nel bellunese il 64% delle abitazioni sono inoccupate 

Lo stesso problema si riscontra in tutto il bellunese. In quest'area di forte richiamo turistico cresce sempre di più il numero delle abitazioni inoccupate, utilizzate per affitti brevi e vacanze e diminuisce continuamente il numero di residenti. «Nel 2021 sulle 178.371 abitazioni presenti, 85.956 (il 48,2%) risultavano inoccupate, ed essendo tra queste il 64,3% situate nella parte settentrionale del territorio, si può ritenere si tratti in larga misura di residenze che i proprietari riservano agli affitti turistici» afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin.

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