Barcone affonda al largo di Lampedusa:
recuperati 17 corpi, portati a Catania 200 sopravvissuti

Barcone affonda al largo di Lampedusa: recuperati 17 corpi, portati a Catania 200 sopravvissuti
Martedì 13 Maggio 2014, 10:07 - Ultimo agg. 14 Maggio, 09:22
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salito a 17 il numero dei corpi recuperati dopo l'ennesima strage di migranti avvenuta ieri a 40 miglia dalle coste della Libia. È arrivata nel porto di Catania la Fregata Grecale della marina militare con a bordo le salme dei 17 migranti morti nel naufragio nel canale di Sicilia e i 206 superstiti.

L'operazione per il trasbordo a terra dalla nave Grecale dei corpi delle vittime del naufragio di migranti nel canale di Sicilia è cominciato appena la nave ha attraccato. Le salme avvolte in sacchi neri sono depositate in casse da morto che saranno poi trasferite nell'obitorio del cimitero della città, dove domani sarà eseguito l'esame autoptico esterno disposto dalla procura. Dei mazzi di fiori gialli sono stati portati da volontari della Comunità di Sant'Egidio di Catania sulla nave e deposti sui corpi delle vittime prima che venissero trasportate a terra.

Una preghiera davanti alle salme di migranti vittime del naufragio nel Canale di Sicilia è stata recitata sulla nave Grecale da rappresentanti della Caritas diocesana, della comunità di Sant'Egidio e della Comunità islamica siciliana. Ognuno dei presenti, con dei fiori in mano, ha pregato nella propria lingua e seguendo i precetti del proprio credo.

Grandi sorrisi e saluti con la mano: così i superstiti al naufragio lasciano il porto di Catania su autobus dell'Azienda Municipale Trasporti. Sono soprattutto i bambini a salutare continuamente e a sorridere per lo scampato pericolo rivolgendosi da lontano ai giornalisti. Alcuni giovani sembrano ringraziare chinando leggermente la testa. Tutti sono stati trasferiti nel palazzetto dello sport di San Giovanni Galermo messo a disposizione del comune. Alcuni migranti, compresa una donna al nono mese sono stati invece trasferiti in ospedali della città.

Tra i sopravvissuti ci sono migranti che nella tragedia «hanno perduto la mamma o il fratellino». Lo riferisce il presidente della Cri di Catania, Stefano Principato, che con volontari e mediatori culturali hanno prestato «soccorso psicologico e conforto» ai superstiti che «hanno visto la morte con i loro occhi». L'aiuto maggiore, spiega, è stato soprattutto ai bambini con volontari vestiti da clown che hanno cercato di farli sorridere e fare stare un pò più tranquilli.

La Procura distrettuale di Catania ha già disposto l'avvio di un'inchiesta e assegnate deleghe per le indagini alle forze dell'ordine per fare chiarezza sul naufragio. La competenza è, al momento, radicata nel capoluogo etneo perchè è il primo luogo italiano in cui sono stati sbarcati i 17 corpi. La Procura etnea eseguirà atti urgenti, ipotizzando i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.

Sbarcati invece da un traghetto ad Ancona novantotto migranti siriani e di altre nazionalità, tra cui alcuni minorenni sono intanto sbarcati. Secondo dati diffusi dalla Polizia di frontiera, i migranti sono scesi dalla nave greca Cruise Olympia, dopo aver viaggiato per oltre 20 ore nascosti a bordo di due tir. Gli autisti dei mezzi pesanti, un turco e un greco, sono stati entrambi arrestati. Sessantanove migranti sono stati fermati dalla Polmare, altri 29 sono stati rintracciati in giro per la città da agenti della Guardi di finanza. Alcuni di loro chiederanno asilo politico.

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