Reggia, degrado dei campetti: «Ora una global service del verde»

Le Fattorie Garofalo hanno sistemato l'area ma non funziona il sistema di irrigazione

Reggia, degrado dei campetti: «Ora una global service del verde»
di Lidia Luberto
Lunedì 20 Marzo 2023, 08:58
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Le Fattorie Garofalo (storica società di Terra di Lavoro, specializzata nella produzione di mozzarella di bufala campana e carne bufalina) hanno mantenuto la promessa: il verde a piazza Carlo di Borbone è stato rimesso a posto e risagomato. Un mese fa, era il 21 febbraio, il titolare dell'azienda, Raffaele Garofalo, che, a seguito di una convenzione siglata nel 2021 con il sindaco Carlo Marino, ha in carico la piazza e la sua manutenzione, si impegnò ad intervenire tempestivamente. Detto, fatto. Ciò nonostante, il problema dell'aspetto trascurato dell'enorme slargo rimane. Perché se le aiuole e il prato sono stati tagliati e sistemati, tutto il verde è ancora secco, ingiallito, sofferente in quanto manca un sistema di irrigazione efficace.

Questo compito spetta al Comune (la piazza è di sua competenza sebbene sia di proprietà demaniale) che, però, non riesce a far fronte ai bisogni né ad attivare valido modo per innaffiare. La situazione è, così, costantemente ai limiti della tolleranza. Inutile, ribadire (è stato fatto fino alla nausea) che siamo davanti alla Reggia, fra le più belle e apprezzate al mondo, e che quello spazio grandioso costituisce il biglietto da visita per chiunque (e sono sempre di più) arrivi a visitarla, tanto nulla cambia. Eppure, da anni si succedono nella manutenzione della piazza, imprenditori illuminati, volontari e persino, Confindustria Caserta prima di Fattorie Garofalo.

Ma ogni volta, la mancanza di un sistema di irrigazione, ha inficiato l'impegno di coloro che si sono alternati volontaristicamente nella cura del bene. E il problema non sembra possa essere risolto in tempi brevi. Si dovrà aspettare, forse, qualche mese, ad essere ottimisti.

«Da anni la manutenzione del verde rappresenta la maggiore difficoltà che si avverte in città ammette, infatti, anche l'assessore ai Lavori pubblici e al Verde pubblico, Massimiliano Marzo - . Per questo motivo l'obiettivo che mi sono imposto, fin dal primo giorno di insediamento, è di provare ad apportare una svolta che ci consenta di migliorare la qualità della vita dei cittadini e, al contempo, di valorizzare il paesaggio e i siti di interesse storico-artistico. Stiamo, infatti, lavorando ad un Global Service del verde che, a differenza della gestione tradizionale fatta di interventi sporadici, avrà come vantaggio la garanzia di continuità operativa e un maggiore monitoraggio dello stato del verde e dell'arredo urbano ivi presente. Naturalmente in questa gestione del verde pubblico in Global Service, rientrano altresì gli interventi di manutenzione degli impianti di irrigazione».

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La modalità di intervento ipotizzata dall'assessore e che prevede l'esternalizzazione delle attività necessarie ad un unico soggetto, potrebbe essere una soluzione. Ma per renderla operativa, bisogna prima approvare il bilancio comunale, come spiegano dall'interno dello staff dell'assessore. Cosa che potrebbe avvenire fra maggio e giugno. E prima di trasformare in pratica il progetto passeranno ancora mesi. Nel frattempo, con il caldo e la mancanza di piogge, il verde e il prato saranno definitivamente danneggiati. Con tutto ciò che segue: dall'immagine mortificante per un luogo di storia e magnificenza, ai costi per rimettere in sesto prati e aiuole rovinati. Anche le luci che illuminano con i fari posizionati sui due edifici ad emiciclo, non rendono giustizia alla Reggia.

Il sistema di illuminazione (anche questo di competenza comunale) funziona, infatti, solo in parte, così mentre un lato del Palazzo reale è illuminato, l'altro è completamente oscurato. Piccole cose che danno, però, il segno e il senso della attenzione, quantomeno approssimativa, che viene riservata al patrimonio inestimabile di arte e bellezza.
 

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