L'alta velocità ferroviaria al Sud è una conquista imprescindibile sul piano della dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno o una colossale menzogna che non porterà sviluppo ma provocherà danni al paesaggio delle tre regioni (Campania, Basilicata e Calabria) interessate dal tracciato? Dubbi, interrogativi, perplessità, incognite di cui si è discusso oggi a Caserta nell'aula Liccardo del Dipartimento di Scienze Politiche dell'università Vanvitelli nell'ambito dei seminari di studio previsti dal Corso di laurea in Scienze del turismo e Scienze Politiche e del Master in Turismo sostenibile e comunicazione della bellezza. L'occasione è stata propiziata dalla presentazione del volume dal titolo L'imbroglio, storia dell'alta velocità al Sud (edito da Licosia) scritto dall'avvocato Franco Maldonato.
L'incontro, coordinato dal direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Francesco Eriberto d'Ippolito e dal direttore del Master Vincenzo Pepe, ha visto la partecipazione - tra gli altri - dell'avvocato Gennaro Iannotti, del deputato Gimmi Cangiano, componente della commissione Trasporti della Camera e del vicepresidente del consiglio regionale della Campania Loredana Raia.
«L'ampia discussione sui temi sollevati dal volume di Maldonato - hanno detto d'Ippolito e Pepe - conferma la vocazione del Dipartimento di Scienze Politiche dell'università Vanvitelli di aprirsi al dibattito pubblico e offrire ai propri studenti opportunità di confronto, approfondimento e conoscenza su temi fondamentali in campo politico, sociale, culturale ed economico, temi per altro strettamente connessi e ancorati al territorio».