Il prossimo 30 aprile almeno 50mila agricoltori della Coldiretti si preparano a riunirsi in 96 assemblee nelle province di tutta Italia in vista delle elezioni europee e nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni dell’organizzazione agricola. Nel Sannio per l'occasione è stata convocata un'assemblea plenaria, sia per le 80 candeline che per un confronto sui provvedimenti regionali relativi ad alcuni dei temi più significativi che riguardano la vita delle imprese, l’agricoltura e l’agroalimentare della provincia.
L'incontro, non a casoi, si terrà a partire dalle 11 al Cecas, la struttura che ha ospitato la seconda edizione di «CampaniAlleva», il cui grande successo ha premiato il lavoro del presidente Davide Minicozzi e del direttore Augusto Calbi . «Sarà l’occasione – spiega Gennarino Masiello, presidente provinciale e vicepresidente Nazionale Coldiretti – per vivere innanzitutto una giornata di festa della nostra organizzazione, che ha saputo sinora guadagnarsi con una presenza ed un ruolo sindacale sempre più incisivo, un grande ruolo di forza sociale utile non solo all'agricoltura ma anche al paese».
Nella stessa occasione sarà possibile prendere contezza delle misure regionali per il settore, a partire dal piano olivicolo ai nuovi provvedimenti per il comparto vitivinicolo e alle misure per fronteggiare l’emergenza cinghiali; zoom inoltre sui bandi programmazione regionale di prossima apertura senza trascurare di analizzare le innovazioni in agricoltura da introdurre con l'applicativo Demetra.
Fra i temi della “giornata dell’orgoglio Coldiretti”, la raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, la fauna selvatica, la moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole “che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali”.
Lo rende noto la stessa organizzazione agricola in un comunicato.
Per la Coldiretti “il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.
Sulla fauna selvatica incontrollata, definita “un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza”, l’organizzazione agricola rileva che “mancano i piani regionali straordinari di controllo” e “strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto”. In particolare, la Coldiretti dice di avere chiesto “un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina”.