Polizze più sicure e welfare su misura con il tocco dell'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale può essere un grande alleato per lo sviluppo della protezione di cittadini, famiglie e imprese

Polizze più sicure e welfare su misura con il tocco dell'intelligenza artificiale
Polizze più sicure e welfare su misura con il tocco dell'intelligenza artificiale
di Marco Barbieri
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 10:00
4 Minuti di Lettura

Personalizzazione dei servizi, maggiore accessibilità, più sicurezza, rapidità di acquisto, prezzi più contenuti e minore sottoassicurazione: l'Intelligenza Artificiale può essere un grande alleato per lo sviluppo della protezione di cittadini, famiglie e imprese. Alla sfida dell'innovazione tecnologica non si sottrae Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione, che ha organizzato ieri a Roma la terza edizione del suo Insurance Summit, dal titolo assai esplicito: Cambiamenti climatici e innovazione, il contributo del settore assicurativo.

«L'Intelligenza Artificiale è una rivoluzione dirompente che porta con sé enormi potenzialità, ad oggi solo parzialmente immaginabili» ha spiegato Maria Bianca Farina, presidente di Ania, nel corso della relazione con cui ha introdotto i lavori. «L'intero Sistema Paese, incluso il bilancio dello Stato, potrà beneficiare del suo utilizzo nel settore assicurativo per risolvere importanti problemi, così come in ambito Health, riuscendo, a esempio, a innovare le modalità di assistenza continuativa delle tante persone che ne hanno sempre maggiore necessità.

Stessa considerazione può essere fatta in ambito catastrofale, dove le tante applicazioni e sperimentazioni in atto potrebbero prevedere con sempre maggiore anticipo eventi meteorologici estremi». 

L'orizzonte in cui si sviluppano le opportunità dell'Intelligenza Artificiale in ambito assicurativo è quello di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato, verso la quale il comparto assicurativo ha ribadito la sua piena disponibilità: «Con un approccio proattivo e attraverso il dialogo continuo con le Istituzioni, il settore ha spiegato Farina - può mettere a disposizione know-how e capitali a sostegno dei percorsi di trasformazione in atto».

L'annuale appuntamento dell'Insurance Summit ha offerto anche l'occasione di una riflessione sull'evoluzione del sistema europeo, indicando «le sfide per l'Europa trent'anni dopo il Mercato Unico». Tre panel con l'autorevole presenza del top management del mondo assicurativo italiano e delle Istituzioni italiane europee (da Ivass a Eiopa). E gli interventi del ministro per l'Economia, Giancarlo Giorgetti e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

La transizione tecnologica, quella energetica, i flussi migratori, il conflitto in Ucraina sono alcune delle contingenze che obbligano l'Europa a un intervento forte e autorevole. «Oltre alle tante sfide esterne, l'Ue dovrà fronteggiarne molte altre, interne. E anche per esse la nostra industria potrà essere importante in vista di soluzioni sostenibili» ha aggiunto Farina. C'è la crisi demografica, che in Italia si manifesta più forte, ma riguarda tutto il Vecchio continente: entro il 2050, il 30% della popolazione europea sarà over 65 con le prevedibili ripercussioni sugli attuali sistemi di welfare.

«E ancora ha aggiunto Farina - di grande impatto per gli equilibri sociali europei sarà l'evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa, la più importante rivoluzione tecnologica del nostro tempo per la sua portata innovativa e la ricaduta straordinaria a livello sociale, economico e istituzionale. Secondo un recente approfondimento di Bloomberg, il mercato dell'intelligenza artificiale generativa potrebbe raggiungere un valore di 1.300 miliardi di dollari entro il 2032 nel mondo». 

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Renderà obsolete alcune professioni, ma ne sta già creando altre. Sempre secondo Bloomberg, grazie all'IA verranno creati circa 69 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni. «La nostra industria può fare da modello in Europa per mostrare come questa nuova tecnologia possa creare valore». L'Intelligenza Artificiale si rivelerà come il fattore dirompente per il futuro economico e sociale, ma ha concluso Farina: «Non dobbiamo farci paralizzare dalla paura del nuovo: l'Intelligenza Artificiale da sola non potrà mai sostituire l'uomo, che resta al centro». 

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