Ci ha provato in tutti i modi: l'ha messa sui nervi, sui muscoli, ha tentato a invertire l'inerzia e aveva anche azzeccato la sostituzione. Si era persino disteso a terra per mostrare ai suoi come difendere su una punizione degli avversari. Ma alla fine José Mourinho ha dovuto arrendersi: «Abbiamo giocato bene dal primo minuto, dopo il gol di Osimhen si è sentita l'ingiustizia dello svantaggio» ha detto il portoghese della Roma al termine del match combattuto del Maradona.
L'ha definita così il portoghese, che ai microfoni delle tv ha poi sottolineato le cose buone - che pure ci sono - dei giallorossi: «La squadra ha fatto bene: recuperava, giocava la palla, si difendeva bene.
È quella che accompagna il Napoli di Spalletti? Sì, secondo Mou, che ha prima ricevuto il dono del collega: «L'ho ringraziato per il regalo che mi ha fatto al compleanno (un Pulcinella regalato dal toscano anche ai rivali di Champions ndr)» ha svelato. Via il botta e risposta dei giorni scorsi, ma il discorso sul campionato da vincere torna. E la frecciata c'è sempre, con José che allude alla buona sorte: «Il Napoli è forte ma ha anche la buona stella dalla sua. Io so bene che vuol dire, ho vinto tanti campionati, averla dalla tua parte significa che vincerai lo scudetto». A Napoli sperano che lo Special One abbia ragione.
Mourinho rinfrancato, ma resta al centro dei pensieri la questione Zaniolo: «Se non stai bene in una famiglia devi andare via e trovare una soluzione. La famiglia è per chi vuole restarci», Mou dice come fosse Cassazione. Più esplicativo era stato Tiago Pinto prima del match: «Nicolò ha chiesto alla società di andare via, abbiamo provato a trovare una soluzione con il suo procuratore ma Nicolò non è molto contento». Il Bournemouth non solletica le ambizioni di Zaniolo. Che però ora rischia di passare da talento da lanciare a talento da rilanciare. «Noi siamo tutti un pò in difficoltà perché questa soluzione l'abbiamo trovato per la richiesta del giocatore. Ci sono ancora 48 ore, vediamo cosa succede». Mourinho, però, non vuole più saperne.