Mertens a Napoli, il racconto del ritorno in città: «Mio figlio? Sogno di vederlo con la numero 14»

L'attaccante dei record ha raccontato i suoi ultimi anni lontano da Napoli

Mertens a Napoli, il racconto del ritorno in città: «Mio figlio? Sogno di vederlo con la numero 14»
Mertens a Napoli, il racconto del ritorno in città: «Mio figlio? Sogno di vederlo con la numero 14»
Venerdì 19 Aprile 2024, 11:00 - Ultimo agg. 11:25
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Il miglior marcatore della storia del Napoli Dries Mertens è intervenuto a «Delietta Gol» trasmissione in onda ogni giovedì alle 21.00 su Prima Tv canale 17 e TV Luna canale 83. «Tornare a Castel Volturno è stato emozionante. E’ la prima volta che sono tornato, ho avuto modo di rivedere i ragazzi e poi rivedere anche gli spogliatoi…sono state belle emozioni. Ho trovato una bella atmosfera». 

«Anche se quest’anno non è andata come volevamo io credo ancora nella qualificazione Champions e anche loro ci devono credere. Ho visto bene i ragazzi, io ho lavorato con Calzona e credo nella filosofia dello staff». Durante il suo intervento ha parlato dell'esperienza a Napoli sia come calciatore che come semplice “cittadino” accolto a braccia aperte dai napoletani. «Gli anni più belli a Napoli? Tutti, perché ogni anno ho visto sempre delle belle cose. Non vedo l’ora di smettere con il calcio per godermi ancora di più la città.

Scudetto del 2018? In Serie A non è mai successo non vincere lo scudetto con 91 punti…è una brutta cosa. Scudetto vinto l’anno dopo che sono andato via? È stato bellissimo, emozionante, nessuna invidia perché dopo tanti anni sono diventato un tifoso del Napoli».

«Quando cambi squadra ti concentri sul nuovo progetto, ma ho sempre avuto un occhio su dove stavo. Dopo aver giocato tanti anni con i tuoi compagni la consideri una famiglia ed è bello vedere la tua famiglia vincere una cosa così e io so cosa signigifica anche per me, per Napoli, per i ragazzi, per Spalletti per tutti i giocatori…è stato un anno incredibile, ho visto tutte le partite e hanno giocato un calcio incredibile e io ho anche festeggiato» ha continuato, approfondendo sulla sua esperienza nel club.

«Mi sento ancora con i calciatori con cui ho giocato nel Napoli e nella squadra attuale ce ne sono tanti con i quali ho giocato ed è stato bello rivederli». Ha svelato, inoltre, i motivi della sua effettiva partenza. «Perché non ce la facevo più, ero diventato più lento e allora… Se mi manca il caffé di Tommaso? Mamma mia….»

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« Cosa farò quando smetto di giocare? Non so ancora la risposta» ha detto. «Quando faccio una cosa mi piace concentrarmi al 100% e ora sono al Galatasaray e voglio godermi ogni momento. Vedremo un giorno mio figlio Ciro con la 14 del Napoli? Sicuro. Lui a Napoli stava benissimo. Non gli racconto nulla di Napoli, deve scoprire da solo le emozioni di questa città» ha concluso.

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