In principio fu Ezequiel Lavezzi, l'attaccante argentino soprannominato il Pocho. Nel suo contratto era stata inserita una clausola rescissoria - era l'estate del 2011 - dopo un duro confronto tra De Laurentiis e il suo agente Mazzoni detto Junior perché piccolo di statura. Il Napoli per ammorbidire, diciamo così, i toni della trattativa fece arrivare anche un semisconosciuto difensore che faceva parte della scuderia di Mazzoni, Fideleff. Un anno dopo, vinta la Coppa Italia, Lavezzi salutò la compagnia e si trasferì al Paris St. Germain per 30 milioni, quanti ne erano previsti nel patto.
Con clausole o senza, De Laurentiis ha incassato tanto dalle cessioni dei suoi big. L'ultimo in ordine di tempo è stato il difensore coreano Kim Min-Jae, che dopo una sola stagione in azzurro si trasferisce al Bayern : 58 milioni al Napoli. Poco meno del doppio finirono nelle casse del Napoli sette anni fa, quando la Juve decise di pagare la clausola rescissoria di Gonzalo Higuain, capocannoniere del campionato 2015-2016 con 36 reti: 90 milioni, con una rivolta in città contro il traditore Gonzalo, simile a quella che c'era stata sei anni prima per il passaggio di Fabio Quagliarella ai bianconeri (10,5 milioni).
In attesa di capire quale sarà la cifra per l'eventuale cessione di Victor Osimhen, che certamente non sarebbe un bene sotto l'aspetto tecnico, si possono ricordare gli altri colpi in uscita di De Laurentiis, pure importanti perché con queste iniezioni di denaro sono state ristrutturate le squadre.