Tacconi: «La gioia più bella? Uscire dal coma e rivedere mia moglie»

L'ex portiere della Juve e della Nazionale premiato durante l'evento "Gli Eroi del calcio"

Careca premia Tacconi ad Agropoli
Careca premia Tacconi ad Agropoli
di Antonio Vuolo
Sabato 27 Aprile 2024, 07:02 - Ultimo agg. 28 Aprile, 09:39
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AGROPOLI È il portiere del cuore per tutti Stefano Tacconi, premiato ieri sera presso l’aula consiliare del Comune di Agropoli in occasione della terza edizione “Gli Eroi del Calcio”. Dopo l’ex bomber azzurro Careca è toccato all’ex portiere della Juventus e della Nazionale ricevere il premio Ussi “Sport e Valori”. «Sono felice di questo riconoscimento, vuol dire che ho seminato bene» ha detto Tacconi. Dopo aver parato il rigore più importante della sua vita, a seguito dell’emorragia celebrale che lo colpì nell’aprile del 2022, ha raccontato i momenti salienti della sua carriera: «Ho avuto la possibilità di calcare tutti gli stadi del mondo e di vincere tutto. Penso che sono stato fortunato nella mia vita su determinate cose, ma allo stesso tempo penso che è stato fortunato anche chi mi ha comprato». Il suo trampolino di lancio negli anni ‘80 in Irpinia. «L’Avellino è stato importante per la mia carriera. Bisognava sempre soffrire fino alla fine per raggiungere la salvezza e questo ha contribuito a formare ancora di più il mio carattere» ha aggiunto Tacconi.

Un carattere battagliero che hanno aiutato tanto l’ex portiere della Nazionale anche nella sua battaglia contro la malattia. «Il mio carattere mi ha aiutato molto e oggi posso dire che ne sto uscendo bene. Penso che qualcuno mi abbia preso per i capelli e salvato. Il coma? Dicono che vedi qualcosa, io invece non ho visto nulla, se non la faccia di mia moglie quando mi sono risvegliato, ed è stato un momento bellissimo» ha evidenziato l'ex portiere, che ha poi ricevuto una sorpresa, con l’arrivo nell’aula consiliare di Careca, che ha deciso di restare ad Agropoli per premiare Tacconi con il presidente nazionale Ussi Gianfranco Coppola e il promotore dell’evento Antonio Ruggiero.

La serata è proseguita tra racconti, aneddoti e domande per l’ex calciatore. «Voglio dare un consiglio. È meglio che stiano a casa i genitori, soprattutto le mamme.

Lasciateli divertire i ragazzi. Sono andato un po’ di tempo fa a vedere mio figlio e ho visto delle cose imbarazzanti. Da quel momento non l’ho fatto più». Applausi scroscianti per l’ex portiere bianconero che ha poi ricevuto anche una targa dal Club Juventus di Agropoli.

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