Gevi Napoli-Venezia: 90-97, gli azzurri si arrendono nella bagarre

Arbitraggio fuori controllo: espulso Owens e fischiati 7 tecnici. Percentuale pessima da 3 degli azzurri

Tyler Ennis in entrata (foto Luca Olivetti)
Tyler Ennis in entrata (foto Luca Olivetti)
di Stefano Prestisimone
Sabato 30 Marzo 2024, 22:23 - Ultimo agg. 31 Marzo, 08:05
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Niente da fare, non si sblocca la Gevi. Al termine di un match caotico, teso, trasformato in una bagarre totale da una terna arbitrale fuori controllo, gli azzurri finiscono a -18, ma sospinti dal pubblico meraviglioso (il dodicesimo sold out da inizio stagione) tornano incredibilmente vicini nel finale, arrivano a -4, (83-87), ma poi non riescono a fare il passetto decisivo e Venezia così si impone per 90-97.

Ma non si può non sottolineare l’assurdo terzo quarto nel quale i tre arbitri (Giovannetti, Quarta e Lucotti) diventano gli assoluti protagonisti: buttano fuori Owens per doppio tecnico, poi ne fischiano altri 5 (forse un record assoluto), oltre ad alcuni antisportivi. Una direzione di gara che ha falsato la gara penalizzando la squadra partenopea anche se Venezia non ha rubato nulla dimostrando di essere una squadra di rango e vendicando la sconfitta dell’andata a Venezia. Da segnalare la terribile percentuale degli azzurri da 3 (8 su 41), che diventa una zavorra insopportabile. Napoli con questo ko inanella la settima sconfitta nelle ultime 8 gare di campionato e scivola indietro in classifica. Ma niente per i playoff è ancora perduto perché il calendario offre possibilità di recuperare un posto tra le prime otto. 25 punti per Pullen, 20 Ennis e 9 assist.

Ancora maluccio Zubcic (10 ma con tanti errori). Ora si torna in campo domenica prossima a Varese, un match che la Gevi deve provare a vincere per uscire dal tunnel.

Napoli parte sparata (6-0), Zubcic sembra in serata ma dopo un inizio difficile Venezia si rimette in carreggiata e viaggia di pari passo con gli azzurri. Spissu e Tucker portano gli ospiti in vantaggio (14-17), la Gevi ha le mani fredde (0/9 da tre) e con Kabengele arriva il 14-22. Milicic chiama time out ma al 10’ è 14-24. Ci pensa Pullen a sbloccare la Gevi con la prima tripla, il gap si riduce (23-29), poi un suo tuffo fuori campo per recuperare un pallone fa esplodere il palasport. Sempre lui infila la tripla del -3 e l’atmosfera si fa caldissima (33-31). C’è un contropiede dopo palla recuperata che viene chiuso da Owens in schiacciata volante, la Fruit Village Arena è una polveriera ma l’Umana ha la forza per ripartire (35-41, poi 35-44) e la Gevi piomba in un black out che la fa scivolare a -14 con un parziale di 18-2. Napoli si scuote ma al 20’ è 42-54.

Gli arbitri perdono il controllo del match, fischiano come vaporiere, chiamano 5 tecnici (3 alla Gevi e due all’Umana) due antisportivi e una espulsione (a Owens) in 5’, la partita diventa una bagarre, anche Parks che sta in borghese litiga con i suoi ex tifosi. Risultato: gli ospiti riallungano in modo prepotente (53-70) e la strada si fa in salita. Lo show arbitrale prosegue, Venezia conserva un margine importante nonostante l’arrembaggio partenopeo e al 30’ è 62-79. Gli azzurri ci provano, arrivano a -12, poi a -9 con una tripla di Ennis. I veneti perdono la testa, buttano via palloni a raffica, la Gevi spinta dal pubblico tocca il -6 (a 5’ dalla fine), poi a -4, ma il miracolo non riesce. Alla fine anche il gesto poco carino di Heidegger (con il pollice in basso mentre palleggiava aspettando la fine) aizza il pubblico. 

«Milicic nel dopo gara dice che "gli arbitri hanno perso il controllo, ma non abbiamo perso per colpa loro. Siamo stati poco intelligenti, anche noi abbiamo perso il controllo e non è la prima volta che accade. Dobbiamo tornare uniti per le ultine 5 partite e chiudere la stagione come abbiamo iniziato».

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