«Liberi tutti» su Rai 2 con Bianca Guaccero e Peppe Iodice: «Il nostro nuovo show da Napoli»

L'escape room arriva in tv in prima serata

Bianca Guaccero con Peppe Iodice e I Gemelli di Guidonia
Bianca Guaccero con Peppe Iodice e I Gemelli di Guidonia
di Luciano Giannini
Giovedì 19 Ottobre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 07:25
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«Tornare qui, in auditorium, respirare in libertà, avere il pubblico di fronte... be', mi sono emozionata. Perché il ricordo è subito andato alla sera del 7 marzo 2020, durante lo show “Una storia da cantare”, con Enrico Ruggeri, quando annunciai ai telespettatori, proprio su questo palcoscenico, l'inizio della clausura per pandemia». Quarantaduenne, bella ed elegante, Bianca Guaccero, donna del Sud, single e premurosa mamma di Alice, irradia vibrazioni positive nell'auditorium del centro Rai di Napoli, all'incontro stampa per presentare un nuovo comedy show: «Non un format straniero, stavolta, ma tutto nostro, prodotto da Triangle di Silvio Testi e dalla Rai», precisa Marcello Ciannamea, direttore della fascia prime time.

«Liberi tutti», con conduzione multipla affidata alla Guaccerro, al napoletanissimo Peppe Iodice e ai comicamente canterini Gemelli di Guidonia, andrà in onda da lunedì prossimo, per sei settimane, nella prima serata di Raidue e conferma la centralità della sede napoletana, cui è affidata una sfida non semplice, un prodotto del tutto sperimentale (non in diretta, quindi, ma registrato), ispirato a un gioco che, come spiega Testi, «è ormai fenomeno mondiale e di costume», l'escape room. 

Il meccanismo è semplice: una pattuglia di concorrenti vip entra in otto stanze, trasformate via via in taverna dei pirati, foresta tropicale, navicella spaziale, ufficio delle Poste o castello di Dracula (tutto serve per eccitare la fantasia). Là dovrà affinare intuito e logica per sfuggire a tranelli, risolvere enigmi, indovinelli e rompicapo pur di uscire dalle quattro mura e conquistare le parole utili a scoprire la frase misteriosa del gioco finale. Scherzando con le parole, Testi definisce il programma «intrattenimento, anzi evasione intelligente». Gli ospiti della prima puntata saranno Maurizio Casagrande, Ale&Franz, Simone Montedoro, LaMario, Elenoire Casalegno.

 

Sperimentale è anche la conduzione, perché Bianca, Peppe, Pacifico-Gino-Eduardo (i Gemelli di Guidonia, che gemelli non sono, fu Fiorello a definirli così), affrontano una prima esperienza.

Fabio Di Iorio, vicedirettore prime time: «Assicurano bellezza, empatia e talento. Siamo in buone mani». La Guaccero: «Molto dipenderà dall'alchimia del momento e dalla nostra capacità di concentrazione e improvvisazione. Il canovaccio c'è, il resto lo creeremo tutti insieme, mettendo in campo cuore, esperienza e umanità. Vi assicuro, stiamo studiando molto!». Benigni sosteneva che una buona improvvisazione esige la preparazione di almeno due settimane. «Liberi tutti» ha richiesto cinque mesi di pre-produzione. Un esempio ne dimostra la complessità: nella energetica e coloratissima scenografia che già brilla in auditorium, non sono subito visibili le quattro escape-room che, in corso d'opera (durante lo show) saranno trasformate per accogliere, con differenti ambientazioni, il successivo ciclo di prove, per complessive 48 stanze in sei puntate.

Peppe, scherzando: «Io non ci ho capito niente di quel che succede qua dentro, ma sto tranquillo, perché gioco in casa, al Maradona, e con allenatori che sono assai meglio di Garcia». In realtà, con «Liberi tutti» Iodice, mattatore comico su Canale 21 nelle scorse stagioni con «Peppy night», realizza il sogno covato nel corso di una lunga carriera: «Dopo 31 anni di lavoro, serate, sacrifici, arrivo al prime time di Raidue e me la godo». Che conduttore sarà? «Farò me stesso. Giocherò con il mio non-modo di condurre». Userà il napoletano? «Ma io l'italiano non lo so parlare... No, non nasconderò le mie origini. Non sarebbe possibile». E i Gemelli? «Saremo i conduttori musicali, daremo indizi ai concorrenti. La forza del programma sta proprio in questa gestione multipla. Sembriamo una compagnia di giro, già ben affiatata. Insieme ci divertiamo e dettiamo il ritmo». 

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Per Ciannamea la domanda è d'obbligo: perché questo centro di produzione? «Perché è parte dell'eccellenza Rai; e perché il pubblico da nessun'altra parte è tanto caloroso. Napoli è sempre Napoli». Antonio Parlati, che è il direttore del centro: «Il progetto è una sfida, perché del tutto nuovo, ma l'energia dei conduttori e di questo auditorium, assieme alla nostra competenza ci consentono di affrontarla con serenità». Infine, ancora la Guaccero, pugliese di Bitonto, al suo ritorno, dopo un periodo sabatico: «A volte una pausa è necessaria, per capire, capirsi, evolversi e, nel mio caso, occuparmi di mia figlia. E, poi, tornare riprendendo da Napoli, è un piacere intimo. Questa è la mia seconda patria». 

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