Il meglio del cinema di Ettore Scola al primo festival italiano della Cinegustologia

Il meglio del cinema di Ettore Scola al primo festival italiano della Cinegustologia
Lunedì 2 Gennaio 2017, 14:09
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Conferenze, degustazioni, laboratori, proiezioni, spettacoli e visite guidate. Sono gli ingredienti del Festival italiano della Cinegustologia che nasce in Campania, a Trevico, il centro abitato più alto del Mezzogiorno peninsulare. Un borgo medievale dell’alta Irpinia, incastonato tra Campania e Puglia a 1094 metri di altezza, che ha dato i natali (il 10 Maggio del 1931) ad Ettore Scola, che ha poi celebrato il suo legame con la città nel film “Trevico - Torino - Viaggio nel Fiat-Nam”, divenuto un simbolo negli anni 70 delle narrazioni cinematografiche dell’emigrazione dei giovani meridionali verso le grandi fabbriche del Nord.

A oltre 40 anni da quella pellicola del 1973, una delle grandi testimonianze dell’impegno civile del cinema di Scola, e a quasi un anno dalla morte del regista irpino (il 19 gennaio 2016) la sua città natale lo celebra dedicando interamente alle sue opere il primo Festival italiano della Cinegustologia, un nuovo modo di fruire il cinema attraverso le analisi del gusto ideato da Marco Lombardi, docente di Cinema ed Enogastronomia in alcune delle principali Università italiane, dallo Iulm di Milano alla Sapienza di Roma, dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Nella prima edizione del Festival c’è un fitto programma di eventi cinegustologici che dal 5 all’8 gennaio, grazie alla collaborazione con i comuni di Vallesaccarda e di Zungoli, saranno una straordinaria vetrina delle eccellenze enogastronomiche e paesaggistiche dell’intero territorio irpino della Baronia, ma saranno anche e soprattutto un modo per offrire ai più giovani e non solo la possibilità di vedere alcuni grandi capolavori della storia del cinema italiano. Una storia che Ettore Scola ha attraversato per oltre quarant’anni (è datato 1964 il suo esordio alla regia), dirigendo alcuni dei più grandi attori del cinema italiano come Vittorio Gassman, Sophia Loren, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Giovanna Ralli, Alberto Sordi e Massimo Troisi, ma anche grandi attori internazionali come Gerard Depardieu e Jack Lemmon.

Si parte giovedì 5 gennaio alle 18 proprio nel Centro culturale “Ettore Scola” di Trevico in quella che fu la casa del Maestro nei suoi primi anni trevicani. Una casa che negli ultimi anni aveva scelto di destinare allo sviluppo culturale dei giovani del territorio. Il taglio del nastro con la Lectio inauguralis affidata a Marco Lombardi “Alla scoperta della Cinegustologia” e alle 21 nella Stazione Enogastronomica della Valle dell’Ufita la prima proiezione del Festival della Cinegustologia con il film “Splendor” (Italia, 1989), uno dei film più noti di Ettore Scola, che rappresenta un grande omaggio alla passione per il grande schermo e nel quale nasce la ‘coppia’ inedita Marcello Mastroianni - Massimo Troisi che sarà poi riproposta da Scola nello stesso anno in “Che ora è?”. La proiezione del film come ogni sera sarà preceduta da una degustazione cinegustologica. Prima di Splendor ci saranno in particolare salumi irpini, caciocavallo podolico ‘impiccato’ e pizzilli fritti. “L’associazione cinegustologica - spiega Marco Lombardi - è nata in questo caso pensando a Massimo Troisi che nel film è pieno di entusiasmo, di vita e di speranza e quindi croccante come il fritto dei pizzilli, a Marcello Mastroianni che nel film è dolce e si “scioglie” nel suo Splendor come il caciocavallo impiccato sul pane ed al pubblico di un cinema che è fatto di tante “fette” come i salumi di un tagliere ed è dolcemente grasso, come l’umanità che frequenta lo Splendor”.

Il 6 gennaio nel Convento di San Francesco a Zungoli la Cinegustologia diventa anche itinerante con Street Food “Made in Irpinia” con cinque postazioni degustative dedicate ai cinque decenni del cinema di Ettore Scola. Anni ’60 amari e crudi con straccetti di carne podolica su punte di cicorie crude all’olio di Ravece perché il cinema di Scola degli anni ‘60 fotografa l’Italia in maniera cruda (“La congiuntura”) e amarissima (“Il commissario Pepe”), sottolineandone le storture e le ingiustizie in maniera più documentaristica che politicamente attiva ; Anni ’70 acidi e duri con pizza di granturco con ortaggi sott’aceto perché se si pensa a “Trevico-Torino”, “C’eravamo tanto amati”, “Brutti sporchi e cattivi”, “Signori e signore buonanotte” o a “I nuovi mostri” lo sguardo di Scola sugli abbruttimenti umani, fra miserie e corruzioni, è diventato duro e l’amarezza ha lasciato posto all’acidità, il cui fastidio fisico è anche il presupposto per una “scossa”, cioè per la voglia di cambiare le cose; Anni ’80 dolceamari e morbidi con cicatielli con broccoli e salsiccia perché in quegli anni Ettore Scola guarda il mondo in maniera più equilibrata, trovando il dolce in mezzo all’amaro e sentendo il morbido degli affetti familiari, anche se contrastati (“Maccheroni”, “La famiglia”, “Che ora è?”) ; anni 90 e primo decennio del 2000 dolceamari e croccanti con scacchiatiello con cime di rapa, salsiccia e pancetta arrostita perché per Scola la vita e l’Italia sono sempre a tinte dolci e amare, ma l’ironia data dagli anni della piena maturità conferisce ironia allo sguardo, cioè una leggera croccantezza (“Mario Maria e Mario”, “La cena”) anche quando si affrontano i drammi della storia (“Concorrenza sleale”).

Sabato 7 gennaio nel centro sociale intercomunale di Vallesaccarda a partire dalle 20 prima uno show cooking con i migliori chef dell’Appennino meridionale poi la proiezione de “La Cena” di Ettore Scola con la “cinegustologia in diretta” associata alle degustazione di alcuni dei migliori prodotti tipici locali (patate e castagne di Trevico, olio Irpinia - Colline dell’Ufita DOP, aglio bianco dell’Ufita e caciocavallo in carrozza della Baronia) e le fettuccine ai funghi presenti proprio nel film di Scola.

Il gran finale domenica 8 gennaio a Trevico prima alle 19 con un concerto con le musiche da cinema di Ennio Morricone nella Cattedrale Santissima Maria Assunta e poi alle 21 nella Stazione Enogastronomica della Valle dell’Ufita con la proiezione del film di Ettore Scola “La più bella serata della mia vita” con la cinegustologia applicata alla pizza. Protagonista della serata sarà Vito De Vita della pizzeria Pizzaart di Battipaglia, due spicchi nella Guida delle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, ambasciatore del gusto di Slow Food, “Chef dei grani” visto il suo grande lavoro di recupero dei grani antichi e già testimonial della pizza come eccellenza gastronomica italiana in prestigiosi Festival internazionali del cinema da Cannes a Venezia.

Nelle quattro giornate del Festival della Cinegustologia prima degli eventi serali ogni giorno ci saranno numerose attività collaterali: dai Laboratori del gusto di Vallesaccarda alla visita guidata alle Grotte bizantine di Tufo di Zungoli, dalla passeggiata del Regio tratturo alla scoperta del Parco “Boschi e sorgenti della Baronia”. Programma completo delle visite guidate (tutte gratuite) su www.festivaldellacinegustologia.it.
 
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