È lei la portabandiera dell'Italia, che primeggia, come certificato dall'Istat, nella classifica dei paesi più longevi d'Europa. Nonna Anna è nata a Brisighella, nella campagna ravennate, il 22 marzo 1906, ha vissuto due guerre mondiali, visto dieci papi e messo al mondo tre figli che le hanno dato otto nipoti e 14 pronipoti. Trascorre le sue giornate nella sua casa di Forlì, dove si è trasferita da moltissimi anni, circondata dall'affetto dei suoi discendenti. Nonostante le difficoltà di vista e di udito e gli inevitabili acciacchi dell'età, continua ad ascoltare la messa alla radio e alla tv. È accudita dagli operatori dell'assistenza sanitaria domiciliare dell'Ausl romagnola.
Ogni suo compleanno, a Forlì, è un piccolo evento. Nella sua lunga vita, prima di ritirarsi in pensione, ha lavorato come contadina, ma si è soprattutto dedicata alla sua bella e numerosa famiglia. Da qualche anno, insieme ad altri ultracentenari della zona, il dipartimento di patologia sperimentale dell'Università di Bologna si è interessato al suo caso: sia lei, sia i suoi familiari, sono periodicamente sottoposti a esami, controlli e analisi del dna.
L'obiettivo dei ricercatori dell'ateneo bolognese è quello di capire quanto la longevità sia favorita o determinata da fattori genetici e quanto, invece, da una sana alimentazione o un corretto stile di vita.
Più difficile da misurare scientificamente è invece l'amore e l'affetto che circondano la signora Anna: se non allungano la vita, aiutano sicuramente a viverla meglio.