Vinoway Italia conferma Napoli come riferimento del Centro-Sud per le bollicine di Italia

L’evento dedicato alle migliori bollicine italiane al Grand Hotel Parker’s

Vinoway Italia conferma Napoli come riferimento del Centro-Sud per le bollicine di Italia
Vinoway Italia conferma Napoli come riferimento del Centro-Sud per le bollicine di Italia
Lunedì 3 Luglio 2023, 19:15
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Si è concluso con il botto il Vinoway VI Sparkle, l’evento dedicato alle migliori bollicine italiane, firmato Vinoway Italia, che per il suo primo appuntamento post Covid ha scelto come sede la città di Napoli e gli accoglienti spazi del Grand Hotel Parker’s, confermando così l’intento di tenere stabile la manifestazione in città affinché possa diventare il riferimento delle bollicine per il Centro Sud.

In apertura, il saluto dele istituzioni è stato affidato a Chiara Marciani ,assessore al Lavoro e ai Giovani del Comune di Napoli che ha dichiarato: «Siamo molto contenti di poter sostenere in futuro questa manifestazione, grazie per aver creduto nella nostra città, ci auguriamo che Napoli possa diventare un punto fermo di questa iniziativa che valorizza, non solo le eccellenze che abbiamo nella nostra regione, ma in tutto il sud Italia, proponendo un percorso di crescita da portare avanti insieme anche negli anni a venire».

Durante il convegno sono emerse diverse tendenze, a partire dall’incremento del consumo di bollicine, probabilmente dovuto all’aumento del consumo di pesce rispetto alla carne. Un’altra tematica affrontata è stata quella del cambiamento climatico in cui è emerso che dal punto di vista della produzione, da parte delle aziende, è necessaria un’approfondita e costante ricerca e sperimentazione mentre per quanto riguarda il mercato, le alte temperature ne favoriscono un maggior consumo.

Infine si è cercato di individuare le linee per gli sviluppi futuri guardando a tutti i territori e non solo alle zone tradizionalmente vocate alla spumantistica, uscendo da un confronto diretto con la Champagne e la sua storia, puntando invece a un’attenta valorizzazione dei nostri territori che offrono un patrimonio vitivinicolo molto più ampio rispetto ai vitigni dedicati allo Champagne.

Se da un lato occorre distinguersi puntando sempre più alla qualità, strada percorribile soprattutto grazie alle nuove generazioni di produttori molto più competenti e aperti alla sperimentazione, dall’altro lato emerge forte la necessità di fare rete, superare la frammentarietà che si rileva nella maggior parte delle aree di produzione italiana per trasformare le singole sperimentazioni, in veri e propri progetti enologici dedicati alla spumantistica.

È risultata infatti di grande appeal la scelta di servire gli spumanti in ordine alfabetico, senza distinzione tra annate e territori, agevolando un’analisi più obiettiva del singolo prodotto.

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