Ci sarà anche il Bacco del Caravaggio al Vinitaly, la più grande fiera del vino in Italia in programma a Verona dal 2 al 5 aprile. È una iniziativa presa di concerto con il ministro Sangiuliano per sottolineare il valore cultura del patrimonio vino nel nostro paese, passato in dieci anni dalla settima alla prima posizione come voce del nostro export,pari, nel 2022, ad un valore di 7,4 miliardi di euro.
Presentazione in grande stile a Roma con il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Domenica si apre - ha annunciato Lollobrigida - con l'arrivo per la prima volta a Vinitaly di due dipinti celeberrimi: il Bacco di Caravaggio e il Bacco fanciullo di Guido Reni.
Le parole del ministro sono un chiaro riferimento alla folle proposta, passata già inIrlanda, di far fare alle etichette di vino la stessa sorte di quella dei pacchetti di sigarette.
Il Vinitaly dei record
Vinitaly 2023 si qualifica come «la più grande ambasciata del vino italiano al servizio delle 4mila aziende espositrici presenti». In arrivo oltre mille top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi, ospitati da Veronafiere, in collaborazione con Ice Agenzia. «Abbiamo attuato un programma di investimenti eccezionali per potenziare il panel di top buyer a Verona - ha sottolineato l'amministratore delegato della SpA fieristica, Maurizio Danese -. Garantire business e nuove opportunità commerciali per le aziende espositrici è la nostra priorità. Stiamo lavorando per un Vinitaly sempre più orientato alla domanda internazionale». In contemporanea, sugli oltre 100mila metri quadrati di superficie espositiva, gli altri due saloni professionali - Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers - che portano il totale espositivo a più di 4.400 aziende.
Il Brand Campania
Anche quest'anno la Campania sarà presente con il suo padiglione diviso per province. Il programma specifico sarà reso note a breve, tra le altrecose, annunciate dall'assessore Caputo, l'esposizione di una ricerca affidata a Nomisma sulla percezione del brand Campania nel mercato che ha lo scopo di puntare ad una doc regionale sul modello siciliano, sulla stessa direzione in cui si stanno muovendo Calabria e Lazio.