Posta in ritardo, stop all'inchiesta:
«Non è colpa dei dipendenti»

Posta in ritardo, stop all'inchiesta: «Non è colpa dei dipendenti»
di ​Antonietta Nicodemo
Domenica 21 Ottobre 2018, 06:30 - Ultimo agg. 07:35
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SAPRI - «Se la posta arrivava in ritardo, non è colpa dei dipendenti del centro smistamento dell’ufficio postale». Il gip del Tribunale di Lagonegro con l’ordinanza del 10 ottobre scorso ha archiviato il procedimento contro le  tredici persone  che, dal gennaio 2015, erano indagate per interruzione di pubblico servizio e falso. Termina così una vicenda che fece discutere l’opinione pubblica e richiamò stampa e tv nazionali. Per mesi interi la corrispondenza non veniva recapita a Sapri e nei Comuni limitrofi creando disagi agli utenti. Nel blitz dei carabinieri furono rinvenuti cumuli di posta in scatoloni, corridoi, terrazzi e auto. Una grossa quantità era stata data al macero. Corrispondenza che doveva essere consegnata ma era rimasta negli uffici depositata. Sotto inchiesta finirono postini e responsabili dello smistamento. Tredici dipendenti che secondo il gip non hanno responsabilità. «I fatti sono ascrivibili – si legge nell’ordinanza di archiviazione - a disservizi temporanei dell’ufficio postale: carenza di personale, mole di lavoro, disfunzioni organizzative e dissidi interni, piuttosto che alla libera volontà degli indagati, nelle rispettive qualità, di non assicurare il servizio di consegna della corrispondenza». Soddisfatto l’avvocato Michele Avallone: «Il caso è chiuso e gli indagati non saranno processati».
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