Nella giornata di ieri sono stati rimossi circa 200 manifesti abusivi e le ricognizioni continuano. «Ognuno di noi è chiamato ad essere 'lucè e 'sale' nel proprio ambiente di vita quotidiana, perseverando nel compito di rigenerare la realtà umana nello spirito del Vangelo e nella prospettiva del regno di Dio», ha aggiunto il Papa, commentando le pagine evangeliche del «Discorso della montagna», nella parte in cui Gesù descrive la missione dei suoi discepoli nel mondo. «Egli utilizza le metafore del 'salè e della 'lucè, e le sue parole sono dirette ai discepoli di ogni tempo, quindi anche a noi», ha sottolineato il Pontefice.
Secondo Francesco, «Gesù ci invita ad essere un riflesso della sua luce, attraverso la testimonianza delle opere buone», mentre «noi siamo riconoscibili come veri discepoli di Colui che è Luce del mondo, dalle nostre opere». Inoltre, ha spiegato ancora il Papa, «la luce della nostra fede, donandosi, non si spegne ma si rafforza. Invece può venir meno se non la alimentiamo con l'amore e con le opere di carità. Così l'immagine della luce s'incontra con quella del sale. La pagina evangelica, infatti, ci dice che, come discepoli di Cristo, siamo anche 'il sale della terrà».