Raggi, nuovi veleni in giunta
l'assessore Berdini verso l’addio

Raggi, nuovi veleni in giunta l'assessore Berdini verso l’addio
di Simone Canettieri
Giovedì 9 Febbraio 2017, 09:12
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Il colpo di scena arriva alle otto di sera. Quando l’audio con le parole durissime dell’assessore Paolo Berdini contro Virginia Raggi invade la rete e arriva sul cellulare della grillina. E allora l’iniziale strategia delle «dimissioni respinte, ma con riserva» vacilla. E il titolare dell’urbanistica, dopo una giornata piena di goffe smentite e processi subìti in Campidoglio, sembra a un passo dal lasciare la giunta pentastellata. E’ in bilico. «Nonostante si sia presentato con la cenere in capo e i ceci sotto le ginocchia», spiega la grillina durante una conferenza stampa organizzata da Luigi Di Maio per fare il punto sul buon governo M5S nelle amministrazioni locali, ma che alla fine ruota tutta intorno all’ennesimo terremoto politico nel Comune di Roma.

E’ un colloquio pubblicato da La Stampa a dare il buongiorno a Virginia Raggi. L’assessore Berdini mette in fila una serie di accuse. Dice che la sindaca «su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre». E che «i grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata, strutturalmente, non per gli anni». Berdini, riporta il quotidiano di Torino, pensa che Raggi «si è messa in mezzo a una corte dei miracoli, una banda». Non solo: l’assessore, titolare del dossier sullo stadio di Tor di Valle, si lascia andare anche a una confessione sulla vita privata della grillina e sulle vicende giudiziarie che la riguardano: «Sono proprio sprovveduti. Questi - dice l’assessore riferendosi al rapporto con Salvatore Romeo titolare della polizza intestata alla Raggi - secondo me erano amanti. L’ho sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo, com’è che c’è questo rapporto?». «Io sono amico della magistratura - dice anche Berdini - Paolo Ielo lo conosco benissimo, è un amico, ma lei è stata interrogata otto ore. Anche lì c’è qualcosa che non mi torna».

Una bufera. L’ennesima. E tutto a poche ore dall’evento organizzato dal M5S proprio per rilanciare i 37 sindaci pentastellati. Con un sit ad hoc sui risultati delle amministrazioni e con una mega conferenza stampa presenziata dai tre parlamentari di supporto ai Comuni: Di Maio, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede. Una conferenza che vede in prima linea proprio Raggi, Filippo Nogarin, Chiara Appendino e Federico Piccitto, sindaci dei Comuni più popolosi. E che ha un duplice obiettivo: ribadire che il Movimento ha «la forza» per governare e annunciare il progetto «Delibere comuni», teso a rendere più omogenei gli interventi dei sindaci. 

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