Liliana Segre querela Elena Basile, l'ex ambasciatrice replica: «Alimenta clima d'odio e di antisemitismo»

L'ex ambasciatrice Elena Basile è finita in un vortice di polemiche dopo aver pubblicato un video dove accusava la senatrice a vita Liliana Segre di "piangere solo per i bambini ebrei", ora il figlio della Segre annuncia una querela. Ecco cosa è successo

Elena Basile contro Liliana Segre, ecco cosa è successo
Elena Basile contro Liliana Segre, ecco cosa è successo
di Monica De Chiari
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 15:38 - Ultimo agg. 16:50
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Elena Basile, ex diplomatica, è protagonista di una vera e propria bufera social. La ragione che la vede al centro di molte polemiche è un video in cui l'ex funzionaria della Farnesina accusa la senatrice a vita Liliana Segre di aver affermato nel corso dei suo intervento in occasione del giorno della memoria, di essere tormentata «solo dal pensiero dei bambini ebrei».

 

Il video

«Cara signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre: ci racconta di come la sua memoria sia tormentata non solo nel giorno della memoria ma per 365 giorni da quello che ha vissuto nei campi di concentramento. Ma cara signora possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Capisce che ci sono bambini mutilati che giacciono per terra oltre a quelli morti, uno ogni 4-5 minuti?», aveva detto la Basile. L'ex funzionaria della Farnesina, in pensione dal giugno dello scorso anno, si lancia anche in un paragone con i nazisti, «molto buoni con i loro bambini: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte per gli ebrei ma non per gli altri?».

Le chiede quindi di pronunciare «qualche cosa a favore dei bambini, pronunci una condanna, sia la persona morale nella quale tutti noi crediamo». Infine: «Prenda per mano il presidente della Repubblica, entrambi con il coraggio delle persone morali, dovete condannare Israele e riconoscere lo Stato di Palestina. Non ci deluda». 

Video

La querela 

Le parole dell'ex ambasciatrice non ci mettono molto a fare il giro del paese fino a tornare in casa Segre. Il figlio, Luciano Belli Paci, dopo aver ricevuto una risposta via mail da Elena Basile, ha deciso di procedere con una querela nel confronti dell'ex ambasciatrice. L'ex diplomatica Elena Basile «ci ha risposto nella notte, una risposta vergognosa in cui dà la colpa ai giornali che hanno travisato" e che secondo lei dovrebbero rettificare. Prendiamo atto della sua risposta e procediamo con la querela» ha detto all'Ansa. A detta di Elena Basile, dice ancora in un comunicato Luciano Belli Paci, che è sulla base di quei «non meglio precisati articoli di stampa» che è nato il suo video, «e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l'hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare».  L'ex diplomatica, inoltre, «si dichiara felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici» e «si dice spiacente se il video ha ferito Liliana Segre».

Rispondendo a Basile, il figlio della senatrice a vita ha precisato «che i travisamenti del pensiero di Liliana Segre da parte della stampa non risultano» e «che prendiamo atto del fatto che non ritiene di assumersi le sue responsabilità per le affermazioni diffamatorie ed ingiuriose contenute sia nel video sia nell'intervista pubblicata dal giornale online (Il Giornale d'Italia)» e «del fatto che non ritiene di adottare le misure riparatorie suggerite». Pertanto Liliana Segre ha dato incarico al suo penalista di fiducia, l'avvocato Vincenzo Saponara di Milano, «di procedere a norma di legge nei suoi confronti».

La replica di Elena Basile 

«Mi dispiace perché la senatrice con il suo nome e la sua determinazione potrebbe contribuire al bene comune e a contrastare i doppi standard. Le denunce e le querele alimentano il clima d'odio e di antisemitismo». Così all'Ansa l'ex diplomatica Elena Basile commenta la decisione di procedere alla querela.

Le reazioni 

La vicenda arriva anche in Senato, dove a parlare per primo è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, «mi associo ai giusti argomenti e alle parole che sono emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi e abbraccio la senatrice Liliana Segre, che speriamo di vedere presto qui in Aula e a cui rivolgiamo un saluto». 

Ad intervenire è stato poi il senatore dem Francesco Verducci:  «Non c'è niente di più falso nelle affermazioni rivolte da Elena Basile a Liliana Segre»,  le parole del video «hanno provocato lo sdegno di tutti i cittadini italiani per l'offesa a Liliana Segre». «Con la sua forza e con la sua semplicità - sottolinea Verducci - in questi giorni di profondo tormento ha parlato a più riprese dell'angoscia e della difficoltà di non riuscire a dormire per quello che accade, e in particolare, dentro il conflitto terrificante, l'angoscia per tutti i bambini che, sono le sue parole 'sono Sacri senza distinzione di nazionalità e di fedi, che soffrono e muoiono, che pagano perché altri non hanno saputo trovare la via della pace. Bambini uccisi per l'odio degli adulti, loro che sarebbero il futuro di popoli fratelli. Non c'è notte che non stia sveglia io che sono una nonna disperata».

«Esprimiamo incredulità e indignazione per le parole estremamente offensive contro la Presidente Segre», affermano infine i membri della commissione antidiscriminazione respingendo con forza le assurde falsità proposte dall'ex funzionaria della Farnesina, Elena Basile. 

«Non é un bel momento per la democrazia e la libertà di pensiero. É il terzo linciaggio che la stampa cosiddetta progressista e democratica mi fa subire», ha affermato concludendo l'ex ambasciatrice ora in attesa di ricevere la querela. 

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