Londra sotto attacco Isis, l'attentatore è Khalid Masood

Londra sotto attacco Isis, l'attentatore è Khalid Masood
Giovedì 23 Marzo 2017, 08:42 - Ultimo agg. 24 Marzo, 09:44
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Si chiama Khalid Masood l'attentatore di Westminster. Lo ha reso noto Scotland Yard. L'uomo, nato in Gran Bretagna, aveva 52 anni ed era noto alla polizia per reati comuni. 

L'Isis ha rivendicato l'attentato compiuto a Londra in cui sono morte 5 persone compreso l'assalitore, ucciso dalla polizia, e 40 persone sono rimaste ferite. Lo riferisce il Site che cita l'Amaq News Agency, organo di propaganda dello Stato islamico, che attribuisce l'attentato ad un «soldato del Califfato che ha agito in risposta agli appelli a colpire i cittadini delle nazioni che fanno parte della Coalizione».  L'attentatore, ha affermato il premier May, era «noto ai servizi segreti ed era un britannico indagato per terrorismo». Nella notte otto persone sono state arrestate nel corso di un blitz che ha toccato la città di Birmingham e altre città britanniche. 

Intanto è salito a 5 il numero dei morti per l'attentato. Giovedì sera, infatti, uno dei feriti ricoverati in sopedale non ce l'ha fatta. 

Ieri è stato poi riaperto il Westminster Bridge, a meno di 24 ore dall'attacco. La polizia della capitale sta liberando dalle transenne anche altre zone del centro che erano state chiuse per questioni di sicurezza.


IL BLITZ
Uno dei raid è stato effettuato in un appartamento al piano di sopra di un negozio poco ad ovest del centro della città di Birmingham, attorno al quale le strade sono rimaste chiuse per diverse ore. Secondo alcune testimonianze di vicini di casa l'appartamento, in Hagley Road, potrebbe essere quello del sospettato attentatore dell'attacco di ieri a Westminster.

L'auto usata per l'attacco di ieri, stando a quanto riporta la Bbc, è partita proprio da Birmingham, e sarebbe stata affittata in Hagley Road. Secondo le indicazioni che giungono da Scotland Yard, l'attentatore «non era una persona sconosciuta». L'autore dell'attacco sarebbe infatti originario di Birmingham, una delle "capitali" islamiche del Regno Unito: lo riporta l'agenzia Pa, citando le testimonianze di persone residenti nel quartiere della città inglese delle Midlands.

La polizia di Londra ha lanciato un appello ai media a non divulgare il nome dell'attentatore. «Riconosco che i media stanno facendo progressi verso l'identificazione dell'attentatore. Continuo a chiedere che questo nome non venga pubblicato mentre siamo in una fase così delicata delle nostre indagini, e mentre continuiamo a condurre arresti e perquisizioni», ha detto il vice capo della polizia di Londra (Met), Mark Rowley.

Da quanto sta emergendo dalle indagini condotte da Scotland Yard, l'attentatore «è stato ispirato dal terrorismo internazionale». Rowley ribadisce che l'uomo avrebbe agito da solo, mentre i sette arresti compiuti in diverse località del Paese riguardano possibili fiancheggiatori ma non complici.

Il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, ha detto in un'intervista radiofonica alla Bbc che l'attacco di ieri è «legato in qualche forma al terrorismo islamico». Gli investigatori, ha sottolineato Fallon, «hanno lavorato duro nella notte sul retroterra (dell'attentatore), oltre che per stabilire come si sia procurato l'automobile (con cui ha investito i passanti), dove la vettura sia stata negli ultimi 1-2 giorni e chi abbia potuto o non potuto aiutarlo».

IL BILANCIO DELLA STRAGE
È di cinque morti, compreso l'attentatore, il bilancio dell'attacco terroristico di ieri a Westminster. Lo ha reso noto questa mattina lo stesso Rowley. Tra le vittime c'è anche l'agente Keith Palmer, ha aggiunto, precisando che il quinto morto «è ovviamente il terrorista che è stato ucciso sulla scena» del crimine.

Intanto almeno sette delle oltre 40 persone (di diversa nazionalità) rimaste ferite nell'attentato sono in condizioni critiche. Sono 29 le persone ancora ricoverate in ospedale.

Tra i feriti, ma non in pericolo di vita, ci sono anche cinque sudcoreani, tutti di età compresa tra i 50 e i 60 anni, rimasti feriti a seguito della calca scatenatasi con fratture e contusioni. Il premier e presidente reggente Hwang Kyo-ahn, nel corso di una riunione del consiglio dei ministri, ha dato disposizioni per riportare i feriti a casa e per proteggere i sudcoreani residenti o in viaggio nella capitale britannica.

Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'attacco è stato rispettato alle 9.33 ora locali (le 10.33 in Italia) nel Regno Unito. Ieri pomeriggio è stata organizzata una fiaccolata a Trafalgar Square. All'iniziativa parteciperà anche il sindaco di Londra Sadiq Khan.

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