«Nessuno può afferrare la portata delle tragedie individuali e delle sofferenze inflitte alle sue vittime», ha aggiunto Tieger, riferendosi alle migliaia di storie di bambini uccisi, donne violentate e prigionieri torturati dalle forze serbo-bosniache guidate da Mladic. Nelle giornate del 9,12 e 13 dicembre sarà la volta dell'arringa dei difensori. Le repliche finali sono previste per il 15 dicembre. La sentenza del collegio giudicante, composto da tre giudici, è attesa per il prossimo anno. Tra i crimini di cui è accusato Mladic, la strage di Srebrenica dell'estate 1995, quando vennero uccise migliaia di maschi musulmani, il più sanguinoso massacro compiuto sul territorio europeo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Mladic, 74 anni, ha continuato a proclamarsi innocente ed ha passato gran parte della mattinata sfogliando due quotidiani. Limitandosi a gettare qualche occhiata ad un computer sul quale i procuratori mostravano immagini degli ordini impartiti al suo esercito.
Nell'ultimo dei tre giorni di requisitoria, uno dei procuratori, Adam Weber, ha affermato che Mladic ha avuto un ruolo chiave nell'assedio di Sarajevo, specificando che per le sue forze armate «era necessaria l'approvazione personale» dell'ex generale per compiere i bombardamenti della capitale bosniaca.
Il collega Peter McCloskey ha invece sottolineato il ruolo di Mladic nel massacro di Srebrenica affermando che «ha guidato le sue forze per catturare, detenere, uccidere e seppellire oltre 7mila uomini e ragazzi robusti». Il processo al 'boia di Srebrenicà, che venne arrestato il 26 maggio 2011 in Serbia dopo 16 anni di latitanza, è cominciato quattro anni fa. È l'ultimo caso pendente davanti al tribunale internazionale dell'Onu per i crimini nell'ex Jugoslavia, che ha giudicato 83 persone incriminate. Tra queste il leader politico serbo-boniaco Radovan Karadzic, condannato il 24 marzo scorso a 40 anni di prigione per crimini di guerra e genocidio. Tieger ha ricordato ai giudici che quattro ufficiali sottoposti di Mladic sono già stati condannati all'ergastolo dallo stesso Tpi per il massacro di Srebrenica.