Saluti e mezze piroette a favore di telecamere prima di mettere in atto pericolosissime azioni alla “conquista” della loro scuola anche arrampicandosi a mani nude fino alle finestre del secondo piano, e poi l’ostinazione di riprovare un secondo assalto a mezzora di distanza se al primo tentativo era scattato l’allarme.
Vandali a Palazzo Caetani a Cisterna: imbrattati tele e sala espositivi
Scuola distrutta dieci volte
Non è un solo raid vandalico quello contestato ad una banda di otto ragazzini e ragazzine denunciati ieri dai carabinieri: tra novembre e dicembre sarebbero entrati in azione almeno una decina di volte con tentativi di ingresso nell’istituto Don Milani di via Marco Aurelio, a Guidonia Montecelio.
I VANDALISMI
Il motivo di tutto questo difficile da interpretare: «Niente di specifico – aggiunge la preside – se non forse la noia, per riempire il vuoto dei loro pomeriggi. Presi singolarmente sono gestibili ma è quando fanno gruppo che diventano pericolosi». Non si sono preoccupati nemmeno di coprirsi il voto, anzi qualcuno salutava attraverso le telecamere. Le indagini dei carabinieri della tenenza di Guidonia sono partite dalla denuncia degli ingressi abusivi nelle aule. L’analisi delle immagini ha consentito ai militari di risalire all’identità dei ragazzi. Sarebbe emerso che il gruppo, da dietro la palestra, aspettava che andassero via i collaboratori scolastici chiudendo la scuola, per poi entrare in azione. Generalmente tra le 19 e le 20.30.
Sul caso si è riunito il Consiglio d’Istituto nella composizione disciplinare. I due alunni interni sono stati sospesi per 16 e 25 giorni. Mentre per tutti è partita l’informativa di reato alla procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma: sono gravemente indiziati di danneggiamento aggravato e invasione di edifici.
GENITORI SCONVOLTI
La scuola ha chiesto anche il risarcimento dei danni, quantificati in duemila euro. «Ci siamo tenuti bassi – aggiunge la preside Guarnuto – ma serve a rimarcare il concetto che bisogna assumersi le responsabilità delle proprie azioni. I genitori, increduli e sconvolti, hanno chiesto scusa. Erano molto provati, non avrebbero mai potuto immaginare. Noi, come scuola, abbiamo adottato tutte le strategie possibili per il recupero». Oltre alle sanzioni disciplinari saranno coinvolti in attività socialmente utili, ancora da concordare con le famiglie.