Sandra Milo, il patrimonio, i debiti con lo Stato, l'eredità. La figlia: «È morta senza una casa di proprietà»

Sandra Milo, il patrimonio, i debiti con lo Stato, l'eredità. La figlia: «È morta senza una casa di proprietà»
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 08:16 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 18:54
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Roma si prepara per l'ultimo saluto a Sandra Milo, morta il 29 gennaio a 90 anni. Oggi i funerali dell'attrice nella Chiesa degli artisti alle 12. La musa di Federico Fellini, eterna icona di Otto e 1/2, è morta circondata dall'affetto dei suoi tre figli che ha cresciuto praticamente sola: Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis. Una vita travagliata sul piano sentimentale ed economico, si è sposata tre volte, più un quarto matrimonio dichiarato poi finto. Nonostante il successo cinematografico, però, Sandra Milo ha dovuto affrontare gravi problemi economici negli ultimi anni della sua vita. Dopo il cinema ci fu la televisione, ma non fu abbastanza. Negli ultimi anni aveva partecipato al programma su TV8 ‘Quelle brave ragazze’, in compagnia di Mara Maionchi e Orietta Berti.

 

L'attrice ha rivelato pubblicamente di avere debiti significativi con lo Stato per circa 850 mila euro, anche se inizialmente l’Erario le chiese 3 milioni.

Cifra dovuta, a quanto si sa, a tasse non versate nel corso degli anni. Nonostante abbia continuato a lavorare instancabilmente praticamente fino a pochi giorni fa, la maggior parte dei suoi guadagni è stata confiscata dall’Agenzia delle Entrate per saldare i debiti.

 

 «Mia mamma ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, ascese, insuccessi», racconta Debora, oggi giornalista a La vita in diretta, stretta al fratello Ciro. Azzurra manterrà invece il massimo riserbo, spesso a volto coperto. «Mia madre ha pagato sempre in prima persona i suoi errori e non si è mai vantata delle sue conquiste - prosegue Debora -. Il cinema a volte la ha osannata, a volte dimenticata, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. Se ne è andata senza neanche una casa di proprietà, perché ha donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno».

 

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I problemi economici di Sandra Milo sono iniziati nel 2019 quando aveva raccontato che lo Stato pretendeva da lei un ammontare di ben tre milioni di Euro, ridotti poi a 850mila, a causa di un errore iniziale di conto. Una cifra comunque elevata, che l’attrice era intenzionata a pagare solo in parte. «La questione non è finita, però ho deciso di combattere per sostenere quelli che sono i diritti miei e della mia famiglia», si era sfogata la Milo. «Tutti quanti in Italia abbiamo fatto dei debiti. Io intendo pagare, ma solo quello che devo, non un carico ingiusto. L’artista aveva proseguito spiegando che in quell’anno, pur avendo lavorato moltissimo, non ha potuto incassare nulla, perché i conti venivano versati all’Agenzia delle Entrate, che le avevano già confiscato tutto.

 

Travolta dai debiti, Sandra Milo aveva espresso il suo desiderio di ritirarsi dalla scene proprio perché non riusciva più a gestire la pesante situazione economica. «Magari questa è l’ultima intervista televisiva che rilascio», aveva affermato. La sua carriera ha comunque avuto uno slancio negli ultimi anni grazie al programma di Sky Quelle brave ragazze e svariate apparizioni televisive. Lavori che comunque non bastano a ripagare il debito. «Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione, ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare», aveva proseguito, concludendo con una nota amara: «Mi sento vittima di un’ingiustizia. Perché il mio paese mi tratta così? Io non sono una criminale»

 

Conosceva la povertà. «Era stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa sin dall'età di 12 anni - annuisce Debora - Da allora ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, crescendo tre figli in assoluta solitudine. Questo - riflette - per noi è stato un esempio infinito di dignità, indipendenza, testa libera. E poi ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne, per il diritto al divorzio, alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita e per gli animali. Ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto». E ancora, commossa: «Mia madre è una donna di cultura che nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno senza leggere.». 

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