In primo grado Paone era stato assolto avendo ritenuto il giudice monocratico che quell'azione era stata «adeguata e proporzionata» all'«entità della situazione». Oggi la condanna per una composizione di reati complessa, ovvero per omicidio colposo con eccesso colposo dell'uso legittimo delle armi putativo e per un evento diverso da quello voluto.
Quella notte tra il 29 e il 30 luglio del 2011, Budroni, 40 anni, già denunciato per stalking, si era presentato a casa della sua ex, nel quartiere Tuscolano, in preda alla gelosia finendo per distruggere il portone di casa e l'ascensore dell'edificio.
All'arrivo della volante, provò a fuggire cercando di investire anche un agente. Sul Raccordo la sua corsa finì quando uno degli agenti lo colpì mortalmente al fianco.