PERUGIA - Talmente incredibile che strapperebbe quasi un sorriso, se dietro non ci fosse tanta, troppa sofferenza. Perché non sono scherzi, o istintivi “falli di reazione”. No, dietro questa storia può intravvedersi il tentativo sistematico, progettato e messo in atto, di isolare una compagna di classe allo scopo di punirla. La colpa? Essere troppo brava a scuola, e dunque mettere in difficoltà gli altri davanti ai prof e ai genitori.
È quanto sta avvenendo in un istituto superiore perugino.
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Isolata per la media alta
Vittima una giovanissima studentessa che da inizio anno si racconta stia vivendo una situazione particolarmente difficile e delicata. I risultati che sta ottenendo, infatti, sono così importanti che i compagni avrebbero iniziato di fatto a farle terra bruciata intorno. Anche e soprattutto sui social network, che per gli adolescenti (ma non solo per loro) diventano un punto essenziale di presenza, riconoscimento e confronto.
Giorgia (nome di fantasia) avrebbe così la “colpa” di essere talmente brava a scuola e di avere voti talmente alti da aver alzato l’asticella di fatto per tutta la classe finendo per scontentare tutti.
Il disagio della ragazza
E allora ecco la ripicca: Giorgia, giorno dopo giorno, si è resa conto di essere stata esclusa e rimossa dalle chat e dai social network. Con il disagio che dal mondo virtuale si è trasferito anche a quello reale, visto che sarebbe regolarmente esclusa anche da momenti di incontro e di vita sociale oltre la scuola e i suoi orari.
Una situazione di profondo e comprensibile disagio, dunque, cui i vertici della scuola assieme ai genitori e all’associazione Libertas Margot (presieduta da Massimo Pici) stanno cercando di porre argine e ricomporre o, qualora non ci fossero gli estremi, trovare una soluzione alternativa. Per evitare che una ragazza sia bullizzata perché va troppo bene a scuola.