«Cara proprietaria dell’appartamento è giunto il momento che lei sappia che la sua casa è osservata ogni giorno. Le do il benvenuto nel suo peggior incubo». Questo l’incipit di una lettera chiusa con un sigillo di ceralacca depositata in una cassettiera accanto alla porta d’ingresso dell’appartamento 217 di una palazzina di Borgo Treviso. Un testo di poche righe ricco di dettagli firmato “L’osservatore”. Una vicenda che per gli appassionati di serie tv suona tutt’altro che nuova. Quanto accaduto è l’esatta trasposizione nella realtà del copione della serie tv “The watcher” (l’osservatore per l’appunto) già ispirato alla storia vera riportata sulla rivista patinata “The cut” a firma di Reeves Wiedeman. Il fatto di cronaca risale parte dal giugno del 2014 a New Jersey nella nuova casa acquistata da Derek Broaddus e la moglie Maria al 657 Boulevard. Nella cassetta della posta, la coppia iniziò a trovare delle strane lettere scritte a mano dove una persona gli diceva che li stava osservando riportando dei dettagli su quello che facevano, cosa dicevano e su chi fossero, idolatrando la casa per la sua bellezza e sottolineando che loro non fossero i proprietari adatti.
IL CASO
La vicenda reale è diventata poi una serie tv ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan e distribuita su Netflix lo scorso 13 ottobre.
LA LETTERA
La preoccupazione della donna si è fatta ancora più fitta quando ha letto le ultime righe della lettera: «Scoprirà presto cosa si nasconde tra le mura della sua dimora - si legge - Mi piace molto il fatto che lei non chiuda mai, o quasi, la porta. Troverà una sorpresa». «E’ vero - ammette - Io chiudo pochissime volte la porta di casa a chiave. Ora lo farò sempre». In qualche modo quelle poche righe hanno già condizionato la vita della signora che lavora in un bar di Castelfranco. «Sono già stata influenzata da questa lettera - ci dice - Non è che qualcuno ci sta ascoltando mentre parliamo? Faccio presto a trovare se c’è qualcosa, casa mia è piccola e io vivo da sola, so dove ho messo le cose. Chi ha scritto sa delle cose di me, è evidente. Escludo che possano essere i miei vicini. Siamo tre nel pianerottolo, tutte persone per bene e del condominio non conosco quasi nessuno. Non so perché qualcuno dovrebbe farmi una cosa del genere, anche se fosse uno scherzo. Io sono preoccupata, speriamo bene».