Italiano espulso dalla Gran Bretagna (malgrado il permesso). Massimiliano Melargo: «Arrestato e messo sul primo aereo per Venezia»

Il 27enne, è stato costretto a lasciare la Gran Bretagna malgrado fosse in possesso del certificato rilasciato dal ministero degli Interni (l'Home Office Certification of Application) in cui era autorizzato esplicitamente a entrare e uscire dal Paese a suo piacimento

Massimiliano Melargo deportato dalla Gran Bretagna (malgrado il certificato). «Arrestato e messo sul primo aereo per Venezia»
Massimiliano Melargo deportato dalla Gran Bretagna (malgrado il certificato). «Arrestato e messo sul primo aereo per Venezia»
Giovedì 8 Febbraio 2024, 18:28 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 11:13
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L'italiano Massimiliano Melargo, 27 anni, è stato costretto a lasciare la Gran Bretagna malgrado fosse in possesso del certificato rilasciato dal ministero degli Interni (l'Home Office Certification of Application) in cui era autorizzato esplicitamente a entrare e uscire dal Paese a suo piacimento mentre era in esame la sua richiesta per un visto per vivere e lavorare, ha reso noto il Guardian. Ma quali sono le nuove regole dopo Brexit?

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La storia

Melargo ha raccontato di essere stato detenuto per una notte, separato dalla sua partner ucraina, e messo sul primo aereo diretto a Venezia, da parte di funzionari della polizia di frontiera. «Non sto bene per niente, sono lontano dalla mia ragazza - con cui sta da cinque anni, ndr - ho perso il lavoro e perderò il deposito del mio appartamento», ha denunciato.

 

Il compleanno

Anche la sorella risiede in Gran Bretagna da 12 anni.

Melargo, che lavora nel settore dell'ospitalità, intendeva lasciare la Gran Bretagna per festeggiare il suo compleanno in Finlandia. «Temo che se tornerò, anche solo in visita, avrò problemi. Anche come turista. Sono una persona rispettosa della legge, un buon cittadino, certo non merito di essere stato trattato come un delinquente e deportato. Contribuisco a tutti gli effetti all'economia e alla società del Paese», aggiunge.

 

Brexit e pandemia

Melargo, in Gran Bretagna da prima della Brexit, ha poi presentato una richiesta tardiva per rimanere nel Paese, secondo quanto previsto dagli accordi Gb-Ue. Aveva lasciato il Paese prima della Brexit e intendeva tornare prima della fine del 2020 per garantire il suo diritto a rimanere, ma non è riuscito a farlo a causa del lockdown e problemi legati alla pandemia. Ha fatto ritorno in Gran Bretagna nel gennaio del 2023 e ha presentato una richiesta tardiva per il visto. A un primo rifiuto, ha presentato ricorso.

 

Il certificato

Il certificato «autorizza a viaggiare dentro e fuori al Paese nell'attesa della decisione finale sulla applicazione, incluso durante un ricorso». Ma ambiguamente sconsiglia anche di viaggiare dentro e fuori dal Paese. E allo stesso tempo autorizza la polizia di frontiera a chiedere prove per dimostrare la residenza in Gb prima del 31 dicembre 2020.

 

Le regole

Dal 1 gennaio 2021 le regole sono cambiate. Da quel giorno in poi è necessario fare richiesta per un visto lavorativo (Skilled Worker Visa) che viene rilasciato in base ad un sistema a punti. Questo regolamento privilegia le competenze e il talento rispetto alla provenienza della persona. Per ricevere il visto è necessario ottenere 70 punti. I primi 50 sono definiti non-tradeable points, ovvero sono requisiti non negoziabili che devi obbligatoriamente possedere per ottenere questo visto, quali:

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