Giovanna Pedretti, le ultime ore: dalle ferite sul collo ai telefonini, cosa sappiamo sulle indagini

I funerali sono stati previsti per lunedì alle 10, nella basilica di Sant'Angelo Lodigiano: intanto proseguono le indagini

Giovanna Pedretti morta, dalle ferite sul collo ai telefonini: le indagini sulle ultime ore della ristoratrice
Giovanna Pedretti morta, dalle ferite sul collo ai telefonini: le indagini sulle ultime ore della ristoratrice
di Mario Landi
Giovedì 18 Gennaio 2024, 20:16 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 07:17
4 Minuti di Lettura

Sono stati previsti per lunedì alle 10, nella basilica di Sant'Angelo Lodigiano, i funerali di Giovanna Pedretti la ristoratrice che su Facebook aveva postato una recensione in cui un cliente lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili ed era stata prima molto lodata e poi fortemente criticata.

L'annegamento

 

La donna, domenica scorsa, era stata trovata priva di vita nelle acque del fiume Lambro. Dopo l'autopsia sulla salma, che si è tenuta ieri all'Istituto di Medicina legale di Pavia, che ha stabilito che la donna è morta per annegamento, il cadavere è stata restituito oggi alla famiglia. La famiglia chiede espressamente chei media non partecipino alle esequie. Dopo l'autopsia eseguita ieri all'Istituto di Medicina legale di Pavia, la Procura di Lodi ha dato il nullaosta alla sepoltura.

 

Le ferite

 

La donna, domenica scorsa, era stata trovata priva di vita nelle acque del fiume Lambro. Dentro e intorno alla sua auto, parcheggiata vicino, erano state rilevate tracce di sangue, ma le ferite da taglio riscontrate sui polsi, un braccio, una gamba e sul collo sono risultate essere ferite superficiali. Lo ha stabilito il medico Giacomo Belli, del Dipartimento di Medicina legale di Pavia. Continuano le indagini dei carabinieri - che stanno verificando e confrontando le prove raccolte in questi giorni nei quali hanno lavorato senza sosta - per cercare di capire cosa sia successo nelle ultime ore di vita della donna che aveva 59 anni.

 

La Fiat Panda

 

L'ipotesi principale rimane quella del suicidio, ma si sta accertando se la ristoratrice fosse da sola e perché abbia portato con sé una lametta non affilata con cui si è potuta ferire solo leggermente se davvero era uscita di casa con l'intenzione di farla finita.

Dalle tracce risulta che la Pedretti, prima di essere trovata nel Lambro, abbia girato intorno alla macchina, una Fiat Panda. Gli esami tossicologici effettuati oggi potrebbero fornire elementi ulteriori. Si è anche iniziato ad analizzare i due telefonini che la ristoratrice con sé. Entrambi sono risultati per uso personale e sono stati ritrovati nella Panda.

 

Il colloquio

 

Sabato Giovanna Pedretti era stata sentita dai militari: non le fu fatta alcuna contestazione. Durante gli accertamenti con l'ipotesi di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, era stata ascoltata «quale potenziale vittima dell'intera vicenda» in un «colloquio» è durato «pochi minuti» durante i quali la ristoratrice ha confermato il contenuto della recensione (sulla cui autenticità erano stati sollevati più dubbi in Rete) e aveva spiegato di non essere in grado di fornire ulteriori dettagli per poter risalire all'identità «dell'anonimo cliente».

I social

 

Dopo il post e la risposta ripresa da diversi media, la 59enne, come noto, era stata accusata sui social di aver inventato tutto solo per farsi pubblicità. Intanto la famiglia della donna, che continua a chiedere rispetto e discrezione, ha discusso con il suo avvocato, Simona Callegari, delle tappe che potrebbero seguire all'apertura di un procedimento penale arrivando a prevedere l'eventualità di incaricare anche periti di parte. La Procura ritiene, in tempi brevi, di restituire la salma alla famiglia in modo che, così, potranno essere fissati i funerali previsti nella Basilica di Sant'Angelo Lodigiano. Oggi, per Sant'Angelo, è stata una giornata di festa per il patrono. Nessuno, risulta, ha violato la volontà di tranquillità della famiglia della ristoratrice. E anche sui social sembra tutto taccia: parlano solo grandi cuori postati qua e là, gli stessi di cui, forse, avrebbe avuto più bisogno Giovanna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA