Etna di nuovo in attività con fontane di lava che danno spettacolo nella notte.
In attività è il cratere di Sud-Est da cui emerge una colonna eruttiva alta circa 4.500 metri che provoca la caduta di cenere lavica su diversi paesi etnei, come Milo e Zafferana Etnea. La situazione è seguita dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che monitorano il vulcano attivo più altro d'Europa anche attraverso l'analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza.
Il parossismo dell'#Etna si è appena concluso e il tremore sta velocemente tornando su livelli medi. Qui sotto potete ammirare le fontane di lava visibili tra le nuvole nel momento clou dell'evento. Video di Emilio Messina pic.twitter.com/vgFxAhwAqv
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) November 12, 2023
Dal modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche, la simulazione della dispersione del plume vulcanico indica una direzione Est Sud Est.
Un incremento dell'attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell' Etna era stata registrata dall'Ingv, Osservatorio etneo, di Catania, la notte scorsa, sempre dal cratere di Sud-Est. Il fenomeno è stato accompagnato da un modesto trabocco lavico dalla sella del Sud-Est, confinato in zona sommitale. Dal pomeriggio l'attività si è intensificata passando da stromboliana a parossistica, con le spettacolari fontane di lava. Ad accompagnare i fenomeni eruttivi è stata la costante crescita dei livelli del 'tremorè dell' Etna che segnala la risalita del magma incandescente nei condotti interni dell'edificio vulcanico e che preannunciano, a volte, come accaduto questa volta, la risalita accompagnata da boati causati dell'emissione violenta di gas.