Crac Cirio, Cassazione conferma condanna a 4 anni per Geronzi, nuovo processo per Cragnotti

Crac Cirio, Cassazione conferma condanna a 4 anni per Geronzi, nuovo processo per Cragnotti
Venerdì 6 Ottobre 2017, 13:38 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 15:57
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Per il crac Cirio, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione per il banchiere Cesare Geronzi. Tre anni sono coperti da indulto. La sentenza è definitiva.

Nuovo processo invece per l'ex patron della Cirio Sergio Cragnotti: la Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per il crac della società in relazione al capo d'accusa più grave (la vicenda
Bombril) per il quale aveva avuto una pena di sette anni di reclusione, diventati otto anni e otto mesi per gli altri reati contestati. Per Cragnotti «è un risultato straordinario», ha detto il difensore Massimo Krogh.

«È una sentenza molto equilibrata ed è il giorno della rivincita morale e materiale per centinaia di migliaia di risparmiatori traditi che hanno perso tutto nel crac Cirio e che oggi ricevono giustizia dallo Stato». Lo sottolinea l'avvocato Claudio Coratella che rappresenta centinaia di piccoli risparmiatori che sono arrivati fino in Cassazione rifiutando la strada delle transazioni. 

La Cassazione ha confermato dunque quasi totalmente il verdetto del 10 aprile 2015 dalla Corte d'Appello di Roma per il crac Cirio. Solo Cragnotti ha ottenuto «l'annullamento con rinvio alla Corte d'Appello di Roma per nuovo esame della vicenda Bombril che, ha spiegato il difensore di Cragnotti «è il capo fondamentale dal quale partivano i 7 anni di pena base, per questo è un risultato molto positivo».

Definitiva invece la condanna a 4 anni di reclusione per Geronzi. Definitive inoltre le condanne per il figlio di Cragnotti, Andrea, che aveva 2 anni e 4 mesi di reclusione coperti da indulto e confermata la prescrizione per bancarotta preferenziale per gli altri due figli di Cragnotti Elisabetta e Massimo che in appello avevano ottenuto l'assoluzione per le altre imputazioni. 

La Cassazione inoltre ha confermato la condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione per Filippo Fucile, genero di Cragnotti (anche per lui 3 anni coperti da indulto), confermata anche la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per Ettore Quadrani, consigliere di Cirio (anche per lui 3 anni coperti da indulto).
Sentenza irrevocabile di condanna a 2 anni di reclusione, coperti da indulto, anche per gli ex funzionari della Banca di Roma Pietro Celestino Locati e Antonio Nottola.


 
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