«Kaos ucciso da un infarto», ma il padrone non ci sta: «Vogliono mettere tutto a tacere»

«Kaos ucciso da un infarto», ma il padrone non ci sta: «Vogliono mettere tutto a tacere»
«Kaos ucciso da un infarto», ma il padrone non ci sta: «Vogliono mettere tutto a tacere»
di Simone Pierini
Mercoledì 1 Agosto 2018, 10:29 - Ultimo agg. 16:36
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Si tinge di giallo la morte di Kaos, il cane eroe del sisma di Amatrice del nucleo cinofilo «Pivec rescue dog». Come riporta Il Messaggero secondo i primi risultati dell'autopsia sarebbe stato stroncato da grave patologia acuta cardiaca. Un infarto quindi e non un avvelenamento come denunciato dal padrone Fabiano Ettorre attraverso il suo profilo Facebook che alla notizia ha risposto con rabbia: «Vogliono mettere tutto a tacere».




Ma per coloro che hanno esaminato la salma di Kaos all'Istituto zooprofilattico di Teramo si sarebbe trattato di una morte naturale, escludendo di fatto l'ipotesi di avvelenamento. Ma, scrive Il Messaggero, per il verdetto tossicologico che darà la certezza assoluta sarà necessario attendere almeno un paio di mesi.

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Una tesi quella dei medici veterinari che viene avvalorata dall'assenza di tracce di esche avvelenate nel giardino di casa nell'Aquilano dove è stato ritrovato il cane. «Vedrete, diranno che è caduto dal balcone - dice Fabiano Ettore al Messaggero - Non ci credo a questa buffonata. Credo invece che vista la grande risonanza qualcuno tenterà di mettere a tacere la storia». 



«Hanno sequestrato la salma di Kaos in un batter d'occhio - dice ancora il padrone - poi dopo 48 ore è stato imposto il silenzio assoluto. Quando ho visto il cane riverso - ripercorrendo il momento del ritrovamento - ho pensato subito all'avvelenamento, senza farmi condizionare dal dolore che stavo provando. Ci ho riflettuto con attenzione e razionalità. Su Facebook posso scrivere ciò che voglio, anche d'istinto o di rabbia, ma dopo ho sempre parlato di presunto avvelenamento per il 99 per cento delle possibilità».
 



E oggi resta della stessa idea. "Direi esattamente le stesse cose - conclude - Semmai mi pare strano che si conoscano i risultati degli esami in così breve tempo: il cane è partito da qui alle 7 e alle 9 già sapevo che erano state eseguite le lastre. Anche per le analisi anti-veleno occorrono tempi lunghissimi»

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