Sarà un documentario di Wim Wenders su Anselm Kiefer ad inaugurare alle 20 al San Carlo la ventottesima edizione di «Artecinema», festival di film sull'arte contemporanea, ideato e curato da Laura Trisorio: da Picasso a Ghirri e Scarpa, dall'architettura alla fotografia.
In programma, per cinque giorni, film e docufilm in arrivo da mezzo mondo, «molti dei quali», tiene a sottolineare con un pizzico di orgoglio e soddisfazione la curatrice, «in anteprima mondiale, europea o nazionale. Quest'anno affrontiamo tematiche di attualità e, come sempre, diamo spazio alle donne, in particolare con i film dedicati a Cornelia Parker, Anicka Yi, Dora Maar e alle artiste del collettivo Guerrilla Girls, che hanno lottato contro la discriminazione delle donne e degli artisti di colore nel mondo dell'arte. Anche il film su l'architetto Mies van der Rohes è un racconto al femminile, con la prospettiva delle donne che hanno fatto parte della sua vita».
Un focus sulla sostenibilità ambientale grazie al documentario «We start with the things we find», che racconta il lavoro di due architetti napoletani, Ada Tolla e Giuseppe Lignano: da oltre trent'anni creano spazi architettonici e artistici riutilizzando vecchi container navali e altri materiali di scarto.
Con un giorno di proiezioni in più, «Artecinema» domani, al Madre, propone, tra l'altro, «Tutta la bellezza e il dolore» dedicato all'epopea umana e artistica di Nan Goldin, una delle più influenti fotografe contemporanee, nonché impegnata nella battaglia contro la famiglia Sackler, accusata di strage farmaceutica via farmaco. E si sposta da venerdì a domenica all'Augusteo. Ma si comincia, oggi al San Carlo, con «Anselm», dedicato ad un artista di casa a Napoli, grazie a Lia Rumma: per oltre due anni Wim Wenders ha seguito il percorso di Kiefer, dalla nativa Germania alla casa in Francia, attraversando i luoghi fondamentali di una carriera che abbraccia oltre cinque decenni.