Primarie a Napoli, verso il no all'annullamento: oggi decide il Comitato elettorale

Primarie a Napoli, verso il no all'annullamento: oggi decide il Comitato elettorale
Lunedì 14 Marzo 2016, 08:24 - Ultimo agg. 12:12
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In attesa delle mosse di Roma, vale a dire le decisioni del Nazareno sulle primarie napoletane, che dovrebbero risolversi con la richiesta di sanzioni verso Gennaro Cierro e Tonino Borriello, individuati come coloro che in qualche modo avrebbero condizionato il voto del 6 marzo a sfavore di Antonio Bassolino, oggi si riunisce il «Comitato elettorale delle primarie» che esaminerà il ricorso proprio di Bassolino. L’ex governatore chiede l’annullamento del voto delle primarie in ben 5 seggi. Che significherebbe ribaltare il risultato delle urne, perché ne uscirebbe sconfitta la vincitrice delle primarie Valeria Valente. 

Procediamo con ordine. A chi sta chiedendo il partito di applicare il regolamento? Alla «Commissione di garanzia provinciale» presieduta dall’avvocato Massimo Marrano. La curiosità è che sua cognata è la deputata Michela Rostan che ha fatto un endorsement per Bassolino. La Commissione si dovrebbe riunire al più tardi mercoledì anche se domani è indicato da molti come il giorno buono, perché bisogna risolvere e chiarire la questione primarie per puntare decisi alla campagna elettorale. Le sanzioni vanno dalla sospensione alla espulsione dal Pd. Al di là dell’aspetto burocratico, la partita è politica e, da Firenze, il premier Matteo Renzi in persona - urbi et orbi alla scuola di formazione del Pd - non lo nasconde. Renzi ha fatto gli auguri a Valeria Valente quale vincitrice delle primarie fugando tutti i dubbi su quale è la linea del partito.

E questo al netto dei ricorsi. Ha anche ammesso - allo stesso tempo - che «qualcosa non è andata bene alle primarie napoletane», con un riferimento certo non a caso alle immagini di Fanpage in base alle quali emergerebbero appunto responsabilità di Cierro e Borriello di comportamenti da attenzionare. Episodi, per il Nazareno, però circoscritti, da condannare, e nel caso da sanzionare, ma che non valgono l’annullamento delle primarie e probabilmente nemmeno di un seggio. Tuttavia si tratta, è il ragionamento dei vertici romani, nella sostanza, di atteggiamenti individuali e nulla più e come tali vanno trattati senza ingigantirli e senza strumentalizzarli. Il premier ha ricordato che anche lui quando perse le primarie con Bersani fu tentato da alcuni a fare ricorso per presunti brogli, ma ci rinunciò tanto che quando ci riprovò poi vinse ed è storia di oggi. 

Cosa significa questa strategia per il caso Napoli? C’è attesa per la riunione della commissione di oggi, ma allo stesso tempo si è consapevoli che Roma ha già dettato la linea e sbloccato la situazione da subito, di fatto Renzi ha già spedito segnali chiari in direzione dei bassoliniani. 
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