Pd Campania, si apre il confronto
Bassolino attacca Renzi

Pd Campania, si apre il confronto Bassolino attacca Renzi
di Fulvio Scarlata
Sabato 11 Febbraio 2017, 12:01 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 09:44
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Chiama in causa lo stesso Renzi, Antonio Bassolino: «Mi aspettavo la sua presenza qui - dice all'assemblea provinciale del Pd - perché tutti dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. E il disastro di Napoli è stato provocato dalle decisioni di Roma che non mettevano al centro Napoli». Un intervento duro all'hotel Ramada a Napoli di Bassolino dopo una relazione del segretario provinciale Venanzio Carpentieri che «quasi nasconde la gravità di quanto accaduto», come ha detto qualcuno. Tra gli interventi anche quello di Peppe Maiello, consigliere comunale a Sant'Anastasia: «Può capitare nel caos di firmare liste senza verificare i candidati, è successo anche a me». In assemblea tanti big. A cominciare da Valeria Valente. C'è Leonardo Impegno, Francesco Nicodemo, Andrea Cozzolino, Lello Topo, Massimiliano Manfredi.
 

 


«Sull'estraneità di Valeria Valente alla vicenda delle candidature false metto due mani sul fuoco», dichiarasegretario del Pd di Napoli Venanzio Carpentieri aprendo la discussione all'assemblea provinciale del Pd di Napoli. Carpentieri sul caso dei candidati a loro insaputa spera di «una riflessione senza sciacallaggio. Candidare chi non ha dato la sua disponibilità è irrazionale, è frutto di un deficit di chi ha curato le liste. Non ritengo ci sia responsabilità del Pd come struttura, perché nessuno ha presidiato quelle liste». Ma il segretario nella sua introduzione parla solo incidentalmente di Listopoli ribadendo che il Pd non c'entra con questa vicenda. Lui non si dimette e non avvia la fase congressuale. Tanto che la minoranza di sinistra chiede subito di rispettare gli impegni.

«Ci si dimette quando si pensa di non potere andare a testa alta, io ho la coscienza a posto, ma se dovessi sentire un'ombra su di me o me lo chiedesse il partito non avrei esitazione a fare un passo indietro» dic enahce Valeria Valente, parlamentare del Pd e capogruppo in consiglio comunale di Napoli, intervenendo all'assemblea provinciale del Pd. Un incontro nel quale il tema centrale è quello dei candidati a loro insaputa. «Come dicevano molti, sarei stata più comodamente a Roma - prosegue Valente - ma ho scelto di restare per rispetto di chi mi ha votato. Se il Pd vuole mettere in discussione i gruppi dirigenti ci sto ma non se significa un'ombra sulla mia onestà, io ho la forza di fare opposizione in Consiglio comunale, la traggo dalla mia rettitudine. Sono pronta ad assumermi la responsabilità come candidata e dirigente Pd. Ma se qualcuno pensa di risolvere dicendo che ha chiesto alla Valente un passo indietro io non ci sto. Questa sarebbe un'operazione gattopardesca».


 

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