«Parole in libertà». Ovvero una finestra spalancata sul mondo dagli istituti di pena napoletani, Secondigliano e Poggioreale. Con la possibilità di esprimere il proprio pensiero, le proprie impressioni, la propria opinione su grandi eventi che caratterizzano il nostro tempo - dal Covid alle guerre, dal calcio ai femminicidi - come su temi personali più sensibili quali il rapporto con le famiglie, la genitorialità, il recupero e il reinserimento sociale.
Ogni lunedì gli articoli sul Mattino a firma dei detenuti che partecipano a un progetto che prosegue, per il secondo anno consecutivo, con sempre maggior vigore; una pagina ricca di contenuti e di spunti - come di disegni, versi, lettere.
Nella redazione del Mattino, al Centro direzionale, la firma del protocollo con tutte le istituzioni interessate, che hanno aderito con entusiasmo e sempre maggiore coinvolgimento a un progetto che ha avuto una rilevanza nazionale e il plauso di chi quotidianamente si occupa del difficile, complesso universo carcerario: il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte; il Garante regionale dei diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello; il presidente della Fondazione Polis, don Tonino Palmese; i direttori degli istituti di Secondigliano e Poggioreale, Giulia Russo e Carlo Berdini; il presidente del Cda del Mattino e il direttore del quotidiano, Massimiliano Capece Minutolo e Francesco de Core.