Napoli, premio “Amato Lamberti” a tesi su neofascismo e Boko Haram

Assegnati tre premi da mille euro ciascuno

La cerimonia del premio Lamberti
La cerimonia del premio Lamberti
Martedì 20 Giugno 2023, 15:35
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La contaminazione dei rapporti fra criminalità organizzata ed eversione neofascista, la prevenzione della corruzione nelle società pubbliche, ma anche l'Agenda 2030 nella repubblica federale di Nigeria tra sviluppo sostenibile e terrorismo ambientale di Boko Haram.

È stato assegnato a queste tesi di dottorato, oggi a Napoli, il premio nazionale “Amato Lamberti” che, attraverso un bando, assegna tre premi da mille euro ciascuno per tesi di dottorato e di laurea magistrale che trattano i temi della criminalità organizzata, dei traffici criminali ma anche delle corruzioni, delle vittime delle mafie.

Quest'anno l'associazione e il premio nazionale che portano il nome del sociologo e docente celebrano il loro decennale. In questa piccola storia, costruita con impegno, sacrificio e slancio ideale sono stati premiati complessivamente 24 giovani studiosi, selezionati tra una rosa di oltre 234 candidati provenienti dalle maggiori università italiane e da molti atenei stranieri.

Oggi la cerimonia di consegna alla presenza, tra gli altri, del questore di Napoli, Alessandro Giuliano, di don Luigi Ciotti, anima dell'associazione “Libera”, e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Bisogna ascoltare i giovani, renderli protagonisti - ha detto don Ciotti - Si parla tanto dei giovani, ma non li si ascolta e c'è il il rischio in questa società che non si investa sui giovani, siamo agli ultimi posti per la dispersione scolastica. Bisogna investire sui giovani e Lamberti lo aveva fatto. La scuola deve essere sovversiva, deve partire dall'ascolto, deve educare alla responsabilità, non basta istruire.

Siamo passati dall'ecosistema ambientale sociale educativo all'egosistema, si è accentuato questo occuparsi solo del proprio benessere. La malattia più terribile è oggi la delega, pensare che tocca sempre agli altri e non assumersi la propria parte di responsabilità».

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«Questo premio mette insieme due argomenti che mi sono particolarmente cari, la legalità e l'educazione - ha aggiunto il sindaco Manfredi - Per fare questo salto di qualità sulla difesa della legalità nella nostra città e nel nostro paese dobbiamo partire dall'educazione dei giovani, dalla ricerca. Amato Lamberti lo ha fatto nell'ambito della “Federico II” e poi come uomo delle istituzioni e questo premio rappresenta la continuazione di un percorso fondamentale». 

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