«Girolamini a pagamento ma gratis per i napoletani»

Il ministro della Cultura Sangiuliano lancia il modello Pantheon per il complesso dei Girolamini

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
di Dario De Martino
Sabato 6 Aprile 2024, 09:30
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Il modello Pantheon per il complesso dei Girolamini. È quello che vuole lanciare il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L'annuncio è arrivato ieri nel corso di un convegno alla scuola Belforte al Vomero organizzato dall'associazione Insieme ci siamo. «I Girolamini sono quasi pronti, li apriremo a breve», l'annuncio. E poi la spiegazione: «Come è stato per il Pantheon chiederò che si preveda il biglietto esentando i napoletani». L'idea è di istituire un ticket d'ingresso, che non valga per i residenti a Napoli, e di prevedere la destinazione del 30% degli incassi in beneficenza. Proprio come accaduto per il Pantheon «che era completamente gratuito, noi abbiamo introdotto un biglietto modico di cinque euro». Anche in questo caso, come successo a Roma, l'idea è di un'intesa che preveda la possibilità di continuare a svolgere attività di culto. «Al Pantheon abbiamo fatto un accordo con la Curia che potremmo fare anche qui a Napoli, garantendo gratuitamente l'ingresso in occasione della messa e di ogni attività di culto», dice il ministro che meno di un mese fa si era recato nel complesso per un sopralluogo. 

Il Maschio Angioino

«Beni culturali: fruizione e valorizzazione economica per lo sviluppo del territorio», il titolo del convegno moderato dal capocronista del Mattino Gerardo Ausiello.

Un tema caro al ministro che vuole lavorare affinché i beni culturali diventino fonte di ricchezza. «In Svezia l'accesso al museo degli Abba costa 14 euro. Con tutto il rispetto per il gruppo musicale, ma allora Capodimonte quanto dovrebbe costare?», dice sintetizzando con una battuta la linea politica. Nel corso del suo intervento, Sangiuliano ha ricordato anche altri impegni del Ministero per la città, a partire dai fondi per il Maschio Angioino, chiuso prima di Pasqua per il distacco di una pietra dalla facciata: «Tocca al Comune agire. Ci sono delle risorse che non sono state utilizzate nei tempi dovuti, proveremo in qualche modo a trovare la modalità per affrontare la questione. Lo dico senza polemiche, perché con il sindaco Manfredi ho un ottimo rapporto». Il ministro ha poi ricordato anche gli interventi per Capodimonte sull'efficientamento energetico: «È uno dei musei più grandi al mondo, bisogna creare però un grande parcheggio per i bus». E ancora, l'ex direttore del Tg2 ha confermato la destinazione dell'edificio del Monte di Pietà acquisito dal Mic: «Ospiterà l'archivio dell'Enel e il museo dedicato a Totò». Non manca, ovviamente, un riferimento al grande progetto per l'Albergo dei Poveri: «Diventerà la più grande infrastruttura culturale d'Europa». E poi una battuta su De Luca, che aveva ironizzato sulle sue 27 visite in Campania: «Dimentica che sono napoletano. È lui che viene da un'altra Regione». 

Prima dell'intervento di Sangiuliano, oltre un'ora di dibattito nell'affollata palestra della scuola. Dopo i saluti della dirigente scolastica Donatella Marotta, si sono alternati al microfono Marco Scherillo, presidente dell'associazione Insieme ci siamo che ha organizzato l'iniziativa, Antonio Amato (presidente del gruppo Giovani dell'Unione Industriali) e Gianna Mazzarella (presidente della sezione Turismo degli Industriali), Nicola Manna (direttore amministrativo dell'ospedale Annunziata), Gabriele Gava, presidente dell'avvocatura napoletana per l'alta formazione forense, Arcangelo Scherillo, Giuseppe Oliviero (ex presidente della Cna) e l'ex rettore della Federico II Guido Trombetti

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Le conclusioni 

A Salvatore Varriale, ex parlamentare e motore dell'associazione, le conclusioni prima dell'intervento del ministro: «Siamo il Paese con la maggior concentrazione di beni culturali, e la Campania è tra i territori più ricchi. Dobbiamo saperli sfruttare coinvolgendo anche i privati». 

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