Terremoto a Pozzuoli, in tre giorni la terra si è sollevata di un centimetro

Musumeci il 13 settembre a Pozzuoli con il ministro Sangiuliano

L'area vulcanica dei Campi Flegrei
L'area vulcanica dei Campi Flegrei
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 07:09 - Ultimo agg. 19:06
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Il Rione Terra si è sollevato di un centimetro in soli tre giorni. È accaduto tra il 21 e il 23 settembre, durante due dei sette sciami sismici del mese, e pochi giorni prima della scossa record di magnitudo 4.2 del 26 settembre. È quanto riportato nell'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che proprio per l'allerta Gialla, che implica la fase di Attenzione dei Campi Flegrei, ha l'obbligo di riportare nel dettaglio i dati del monitoraggio.

I vulcanologi si interrogano su cosa potrebbe aver provocato il repentino aumento della velocità di deformazione del suolo e l'ipotesi più accreditata l'associa a un impulso di risalita di fluidi magmatici profondi verso la zona idrotermale, avvalorata dalla scossa successiva, con liberazione di energia accumulata.

Dopo il centimetro di sollevamento del suolo in tre giorni, però, la velocità sembra aver rallentato, ritornando ai valori precedenti ossia di 1,5 centimetri al mese. Da novembre 2005, inizio dell'attuale crisi bradisismica, il sollevamento totale al Rione Terra è di 115 centimetri, di cui circa 82 solo da gennaio 2016. Nonostante questa variazione, nel bollettino dell'OV si precisa che «sulla base dell'attuale quadro dell'attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine». Quello che è certo, è che la sismicità non potrà che aumentare finché continuerà il sollevamento del suolo, come affermato più volte dai vertici dell'Ingv. 

Settembre è stato un mese molto dinamico dal punto di vista sismico: 1.106 i terremoti registrati di cui 589 nel corso di sette sciami sismici. Il terremoto di magnitudo 4.2 del 27 settembre è stato l'evento di maggiore energia registrato a partire dalla ripresa di questa fase bradisismica e degli ultimi 40 anni. Ben 1075 sismi (pari al 92%) erano a bassissima energia, cioè al di sotto della magnitudo 1.0; 70 quelli sotto la magnitudo 2.0 e appena 19 (pari all'1,7%) quelli superiori alla magnitudo 2.0 e quindi avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, secondo i dati pubblicati dall'OV, l'energia liberata dai terremoti in tutta la crisi attuale è circa un terzo di quella del 1982-1984. Dall'inizio dell'anno a oggi ai Campi Flegrei ci sono stati 5.529 eventi sismici. Oltre alla variazione della velocità di sollevamento tra il 21 e 23 settembre, i parametri geochimici indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d'aumento fino a settembre 2022. 

Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci getta acqua sul fuoco sulla replica del governatore De Luca, dopo le sue dichiarazioni in cui aveva sottolineato i mancati finanziamenti provenienti dalla Regione Campania al decreto legge. «Evitiamo le polemiche. Il presidente De Luca ha detto che è un buon provvedimento, è un buon decreto, Musumeci sta lavorando bene. Altro ragionamento è la mancata partecipazione della Regione al concorso della spesa. Il che non blocca la nostra azione che va avanti. Spiega il presidente De Luca che loro non partecipano perché a suo avviso lo Stato non avrebbe assicurato le risorse legate al fondo di coesione e al Fondo per lo sviluppo e la coesione: sono due argomenti diversi».

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Il ministro ha insistito che «ci troviamo di fronte a una emergenza legata a due rischi naturali: sciame sismico e bradisismo: due fronti correlati, ma la loro evoluzione non è conosciuta e non è possibile conoscerla, anche se la zona è molto monitorata h24. Il bradisismo che ha determinato il sollevamento del terreno potrebbe assumere ritmi diversi o in calo o in eccesso. A fronte di una situazione particolarmente delicata con circa 400mila abitanti coinvolti, il governo intanto ha fatto quello che nessuno aveva mai fatto, e che andava fatto 30-40-60 anni fa: misure di prevenzione, piano di esodo e verifica della vulnerabilità del costruito. Le case che ricadono addirittura sui vulcanelli a quale sollecitazione sismica potrebbero resistere, sono due strumenti di pianificazione che potevano essere adottati nel dopoguerra».

Musumeci ha poi spiegato che il 13 settembre sarà a Pozzuoli con il ministro Gennaro Sangiuliano

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