Terremoto Campi Flegrei: la mappa dei tesori a rischio dal parco sommerso di Baia al Rione Terra

Sorvegliato speciale l'Anfiteatro Flavio, al centro dell'area interessata dal bradisismo

L'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
L'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
di Nello Mazzone
Sabato 7 Ottobre 2023, 23:31 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 19:03
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L’Anfiteatro Flavio, l’Arco Felice Vecchio, la Cattedrale-Duomo del Rione Terra e il Serapeo, parco sommerso di Baia. Sono i monumenti-simbolo di Pozzuoli e Campi Flegrei ma, ora, anche i siti archeologici osservati con maggiore attenzione per verificare gli effetti delle continue sollecitazioni causate dagli sciami bradisismici. «Al momento non registriamo criticità e tutti i siti della nostra competenza sono tutti fruibili e sicuri – chiarisce l’archeologo Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei – Il sito che monitoriamo con maggiore attenzione è l’Anfiteatro Flavio che si trova nell’epicentro del bradisismo. Il continuo stress statico al quale sono sottoposte le strutture non è un fatto positivo, ma al momento non c’è alcun allarme come abbiamo chiarito nel corso della riunione al ministero della Cultura». 

Pagano ha partecipato venerdì alla riunione convocata a Roma dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e coordinata dal capo di gabinetto Francesco Gilioli e dal suo vice Donato Luciano, alla quale hanno partecipato – tra gli altri - il direttore generale Musei Massimo Osanna, il segretario regionale MiC Campania Teresa Elena Cinquantaquattro, il soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, e Luigi D’Angelo, direttore del servizio d’emergenza del dipartimento nazionale di Protezione civile. 

Nella competenza gestionale del Parco rientrano 26 siti, tra i quali il Parco Archeologico di Cuma, quello sommerso di Baia, Cento Camerelle, la Grotta di Cocceio e la Tomba di Agrippina, oltre al Flavio e al Serapeo.

E il direttore ha illustrato alla protezione civile nazionale le azioni già messe in campo per la tutela di questo immenso patrimonio culturale. 

«Al monitoraggio satellitare, già avviato da tempo, abbiamo affiancato il monitoraggio fisico nei vari siti, per controllare i percorsi di visita e i luoghi di lavoro dei nostri dipendenti per garantirne la massima sicurezza – aggiunge il direttore Pagano – Stiamo anche lavorando all’aggiornamento del protocollo di crisi per essere pronti, in caso di necessità legata al bradisismo. Nelle prossime settimane intensificheremo le verifiche tecniche straordinarie e faremo nuove prove di evacuazione simulata». 

 

Un team di architetti e ingegneri affiancherà il direttore del Parco e ieri il ministro della Cultura Sangiuliano ha nominato Gennaro Capodanno membro del Comitato scientifico del Parco archeologico dei Campi Flegrei. «Al momento non ci sono criticità – dice Capodanno – Anzi dobbiamo tutti contribuire a ristabilire la verità dei fatti, rasserenando i cittadini anche per evitare i “danni collaterali”, come quelli che purtroppo si stanno verificando in ambito turistico. La situazione è completamente monitorata e sotto controllo. C’è massima attenzione sia da parte del governo nazionale che degli enti locali, in perfetta sinergia». 

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A febbraio scorso il MiC ha bandito la gara per il monitoraggio e l’analisi interferometrica differenziale delle aree archeologiche di Pozzuoli e Bacoli, che consente l’individuazione e la caratterizzazione dei processi deformativi subiti dal suolo e dalle strutture, fornendo un supporto alle analisi sulla deformazione dei fondali per il bradisismo e le variazioni della linea di costa. Al Rione Terra, invece, resterà chiuso per almeno altre due settimane il percorso archeologico sotterraneo, per verifiche tecniche disposte dal sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni. Aperti tutti gli altri edifici, compresi il Museo diocesano, le botteghe da poco restaurate e la Cattedrale-Duomo. 

«Il cantiere per la ristrutturazione di altre 50 stanze nella zona centrale del Rione Terra prosegue senza sosta – dice l’ingegnere Giovanni Giannini, che dirige il cantiere – Per fortuna non abbiamo registrato danni». Regolarmente aperto al culto anche il restaurato Duomo. «Auspichiamo un confronto sempre più ampio con le varie istituzioni, a cominciare dalla soprintendenza e dalla protezione civile, che sono in campo per gestire questa fase bradisismica».

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