Slitta ancora una volta il pagamento dello stipendio, ed i lavoratori della «Dema» di Somma Vesuviana, proclamano lo stato di agitazione e presidiano la fabbrica, chiusa da ieri per ferie collettive. I lavoratori, spiega Antonio Filosa, Rsu Fiom in fabbrica, attendevano per ieri il pagamento dello stipendio di luglio. «Ma con una comunicazione - spiega il delegato - ci hanno avvertito che il 12 ci avrebbero reso noto quando e come sarebbero stati pagati gli stipendi. Alla nostra comunicazione di stato di agitazione è stata comunicata la chiusura per ferie collettive. Ma i lavoratori stanno lo stesso presidiando la fabbrica». Filosa, inoltre, sottolinea che anche il sindaco Salvatore Di Sarno ha cercato di «contattare invano la dirigenza aziendale».
«Dovrebbe sempre esserci una sorta di comunicazione tra le parti - conclude il delegato - invece ci troviamo di fronte al silenzio».
La denuncia arriva anche da parte di Gennaro Saiello, consigliere regionale e membro della Commissione attività produttive, che vicino ai lavoratori, lancia un appello alla regione. «Sono al fianco dei dipendenti della Dema che da mesi non ricevono le loro corrispondenze. La Dema è un'azienda divenuta internazionale che lavora per l'indotto dell'aerospazio, sarebbe contraddittorio se la Regione abbandonasse una realtà dell'aerospazio dopo aver preso l'impegno di rilanciare l'intera filiera. -dichiara Siello- La Regione deve dare tutto il supporto possibile - sottolinea - affinché non si mortifichi la professionalità e non si cancelli la storia gloriosa di un'azienda protagonista dell'aerospazio in Campania. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti - aggiunge -. Se il futuro dello sviluppo industriale della Campania passa per questo settore e la Regione intende davvero rilanciare il comparto, è arrivato il momento di dimostrarlo con questa vertenza convocando il management aziendale per capire il futuro di questa realtà».