Sant’Antonio Abate. All'interno di un capannone nella periferia abatese, un uomo di 88 anni custodiva fuochi d'artificio illegali e ad alto potenziale destinati alle cerimonie dei locali dell'area stabiese. A scoprire 1779 artifizi pirotecnici (F1, F2, F4, T1) del peso di oltre 4 quintali e con massa attiva (il contenuto della polvere da sparo) pari a quasi 146 chilogrammi sono stati i finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia che, agli ordini del capitano Nicola Caliandro, erano impegnati in alcuni controlli nella periferia di Sant'Antonio Abate.
Nel corso delle verifiche, è emerso che 582 botti illegali, del peso di circa 7o chilogrammi, sono risultati «alterati», in pratica erano stati modificati rispetto alle specifiche caratteristiche tecniche che ne garantiscono la sicurezza, così da renderli potenzialmente molto più pericolosi.
Il materiale esplodente è stato sottoposto a sequestro e concentrato presso un deposito specializzato in attesa della successiva distruzione, mentre il responsabile, un 88enne di Gragnano, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per detenzione e omessa denuncia di materiale esplodente. L’operazione rientra nel quadro della costante attività di controllo economico del territorio disposta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata.