Napoli, rudere di Ponticelli tra pericoli e degrado: ok del Comune all'abbattimento

Ma la struttura è ancora occupata da due senza dimora

Napoli, rudere di Ponticelli tra pericoli e degrado
Napoli, rudere di Ponticelli tra pericoli e degrado
di Alessandro Bottone
Giovedì 25 Aprile 2024, 13:28
3 Minuti di Lettura

Il pericolante rudere di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, sarà demolito. Lo ha deciso il Comune in seguito alle denunce sulle condizioni di forte degrado e sui pericoli per i passanti e per gli stessi occupanti. L'edificio posto a ridosso del cimitero, risulta ancora abitato da due persone nonostante sia da tempo particolarmente dissestato e interessato da crolli e infiltrazioni.

A marzo scorso Il Mattino aveva raccontato le difficili condizioni del fabbricato posto in una strada senza nome che collega via Argine e via Mario Palermo e dei pericoli dovuti al terrazzino costruito dai senza dimora sfruttando anche il tetto dei vicini loculi in cui riposano centinaia di defunti. Il rudere, di proprietà del Comune, espropriato negli anni Ottanta e poi abbandonato «è in stato di pesante degrado e abbandono, interessato da fenomeni di caduta di calcinacci dalle facciate e ritenuto pericoloso per le persone che transitano nelle sue prossimità», si legge nella delibera con cui la giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi, su proposta dell'assessore al bilancio e al patrimonio, ha individuato i fondi necessario alla demolizione.

 

A ben vedere le criticità erano già note da diversi anni agli uffici di Palazzo San Giacomo. Nel 2021, infatti, la protezione civile comunale aveva evidenziato la fatiscenza del bene che rappresenta «un pericolo per l'incolumità pubblica e privata« e che «risulta essere utilizzato impropriamente per l'accesso al cimitero» di Ponticelli che, nei mesi scorsi, è stato più volte visitato da vandali e delinquenti che hanno asportato materiale vario e danneggiato diversi manufatti.

Nel corso degli ultimi anni, nonostante la delimitazione provvisoria più volte installata dalla Napoli Servizi, l'edificio, interessato anche da un pesante incendio, è stato abitato da diverse persone e lo è tuttora come dimostra la presenza di indumenti e di altri oggetti lasciati lungo la scala e nei dintorni.

La casa non ha un bagno e non esiste un collegamento alla fogna così i residui finiscono direttamente in strada dove sono accumulati rifiuti di ogni tipo. Circostanza che ha pesanti ricadute igienico-sanitarie e sul decoro dello spazio sul quale insiste un ingresso del camposanto.

Diversamente il terrazzino costruito fai da te e particolarmente pericoloso è stato smantellato dopo l'arrivo delle forze dell'ordine. Resta, invece, la necessità di aiutare le due persone, probabilmente straniere, che vivono in condizioni di forte fragilità economica e sociale.

L'abbattimento del rudere, che risulta «urgente per evitare danni alla pubblica e privata incolumità», è stato più volte evidenziato da un gruppo di consiglieri della VI Municipalità (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio). Più di recente la situazione è stata poi fatta propria anche da alcuni consiglieri comunali. Per buttare giù la struttura occorrono b che saranno prelevati dalle casse del Comune di Napoli.

Intanto si fanno più critiche, specie nei giorni di pioggia, le condizioni dell'anonima e buia traversa che non risulta asfaltata, coperta da buche e dissesti pericolosi che accumulano acqua e fango a scapito dei pedoni. Non va meglio per le discariche di rifiuti e per i cumuli di erbacce e terreno posti agli estremi della fatiscente strada: è programmato per i prossimi giorni un intervento di bonifica per lo spazio a ridosso di via Mario Palermo. Per ora resta lo spettacolo indecente sotto gli occhi di tanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA