L'odissea dei duecento turisti russi: notte da incubo prima di arrivare a Ischia

Turisti russi imbarcano per Ischia a tarda notte
Turisti russi imbarcano per Ischia a tarda notte
di Massimo Zivelli
Domenica 23 Luglio 2017, 16:22
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Una nottata da incubo quella vissuta ieri dai 200 turisti russi provenienti da Mosca che alle 20.15 sono atterrati all’aeroporto di Capodichino con uno dei voli diretti della compagnia russa S7, per poi proseguire alla volta di Ischia. Tra disservizi vari, solo dopo novanta minuti, i turisti sono riusciti a mettere piede sui bus organizzati per il transfer dall’aeroporto al porto di Calata di Massa. Ai gabbiotti dove lavorano gli addetti al controllo passaporti e visti, c'era infatti un solo agente della polizia di frontiera in servizio, che ha impiegato oltre un'ora per verificare i documenti di tutti i passeggeri incanalati in quella Interminabile fila.

I turisti russi (fra cui anche persone anziane e bambini stanchi del lungo viaggio) nonostante le proteste si sono dovuti alla fine adattare alle lungaggini causate dal disservizio. Il peggio doveva tuttavia ancora venire, perché proprio a causa di questo ritardo, i 200 turisti sono giunti a Calata di Massa quando già l’ultimo traghetto per Ischia, il Caremar delle 21:55, aveva levato le ancore e si trovava già in piena navigazione.

Di fronte alla sciagurata prospettiva di lasciare in banchina e per l’intera notte senza servizi i malcapitati (la stazione marittima chiude alle 22 e riapre alle 6 del mattino) la direzione del tour operator ha avviato la trattativa con la capitaneria di porto di Napoli, affinché questa desse la autorizzazione all’attracco di una nave veloce noleggiata privatamente. Ottenuta faticosamente la deroga, la nave noleggiata è salpata da Ischia e in 50 minuti ha raggiunto lo scalo portuale partenopeo. Li è stato possibile l’imbarco dei turisti in interminabile attesa che dopo altri 60 minuti hanno finalmente messo piede a Ischia per essere accompagnati poi negli alberghi di destinazione. Una vera e propria odissea che per alcuni si è conclusa quasi all’alba.

«Purtroppo non è la prima volta che questa cosa disdicevole si verifica – dice Saverio Presutti, responsabile di Sud Italia Travel – e più che al danno economico che subiamo noi, chiamati ad erogare i servizi di assistenza, occorre pensare ai fortissimi disagi di tante persone che di tasca propria finanziano con le loro vacanze il sistema turistico partenopeo e anche le attività dello scalo aeroportuale». Di inammissibile situazione parla anche Marco Bottiglieri, presidente della Confcommercio di  Ischia e da anni in prima fila per promuovere all'estero la buona immagine di Ischia e del Golfo di Napoli.
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