«Life for Gaza», raccolti 42.000 euro con il concerto al Palapartenope

E domani, alle 10, nella Galleria Principe di Napoli, ci sarà una pedalata solidale

Conferenza stampa «Life for Gaza»
Conferenza stampa «Life for Gaza»
di Stefano Cutolo
Venerdì 22 Marzo 2024, 13:18 - Ultimo agg. 23 Marzo, 10:05
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Si è tenuta stamattina la conferenza stampa relativa al concerto “Life for Gaza” andato in scena lo scorso 25 febbraio al Palapartenope. Grazie a questa iniziativa sono stati raccolti 42.000 euro (al netto delle spese e degli oneri) che sono stati mandati in parte a “Palestina medial society” ed in parte a Medici Senza Frontiene. Nel corso della conferenza sono intervenuti Omar Suleiman, referente della comunità palestinese in città, Luigi de Magistris in qualità di rappresentante del comitato dei garanti e Padre Alex Zanotelli.

Omar Suleiman è così intervenuto: «Bisogna iniziare a chiedere il cambiamento della politica di questo paese verso la Palestina e verso i palestinesi. In quanto palestinesi ci inchiniamo davanti a qualsiasi persona che compia atti verso la nostra gente. Noi come comunità palestinese abbiamo tanti amici in questa città, e non solo, che ci aiutano e sono vicini alla Palestina e alla nostra comunità.

A metà aprile abbiamo lanciato la campagna di raccolta fondi per medici senza frontiere e l'abbiamo potuto fare grazie ad un gruppo di garanti per l'opinione pubblica napoletana ed italiana.

Da allora abbiamo iniziato a pensare ad un evento importante per raccogliere fondi e coinvolgere il mondo dell'arte e della cultura. Tutti insieme siamo riusciti ad organizzare il concerto dello scorso 25 febbraio al Palapartenope. È stato il primo concerto al mondo, che ha coinvolto tanti artisti, per dire no al genocidio. Non ci fermiamo qui però, continueremo la nostra attività quotidiana per aiutare il popolo palestinese. Domani, per esempio, ci sarà una marcia in bicicletta in giro per la città. Tutto quello che succede in Palestina accade sotto gli occhi del mondo, che dovrebbe imporre delle sanzioni economiche e militari a quello stato canaglia e fuori legge».

Successivamente è intervenuto l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Il concerto ha rappresentato una tappa di un cammino che finirà solo quando il popolo palestinese otterrà le sue terre e la Palestina sarà liberata. Solo allora sarà la palestina, e non l'occidente, a decidere quale sarà il loro destino. Se si legge bene la norma, commette delitto di genocidio non solo Netanyahu con il suo governo, ma anche chi è complice sostenendolo politicamente, economicamente e militarmente.

Questo è un delitto perseguibile d'ufficio. La nostra idea è che dovrebbero essere indagati e messi sotto accusa i vertici delle aziende che in Italia forniscono tecnologie militari ed armi ad Israele. Chi sostiene la questione palestinese la smetta di andare in Parlamento a votare a favore della missione italiana nel Mar Rosso, perchè queste sono tutte azioni che tendono a consolidare il potere dello stato di Israele. Io, se devo scegliere, non mi agito per nulla se vedo che dei ragazzi della nostra città entrano in università e dicono a delle persone che stanno sostenendo il sionismo in Italia. È un atto legittimo. Purtroppo ci stanno preparando affinchè i nostri ragazzi vadano in guerra in Ucraina, queste cose bisogna incominciare a dirle». 

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Infine, poi, è stata annunciata per sabato 23 marzo alle 10 una pedalata solidale, che partirà dalla Galleria Principe di Napoli, nella quale ci sarà la possibilità di noleggiare le biciclette per partecipare. 

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