Riprende Verdoliva nella sua lettera aperta, «Quei pochi, pochissimi, che non rappresentano al meglio il Cardarelli devono invece sapere che avranno la massima attenzione da parte della Direzione Strategica, sotto tutti i punti di vista.
Chi crede di poter usare la sanità pubblica per interessi personali o chi non ha rispetto della sofferenza altrui deve sapere che non avrà vita facile. Non più. Come direttore generale sento il dovere di tutelare la "faccia" e la "professionalità" di chi - la stragrande maggioranza dei cardarelliani - lavora sodo, e ogni giorno dà il 110 per cento con il solo obiettivo di garantire salute. Sono onorato e orgoglioso di essere il direttore generale di questa grande famiglia. E come il buon padre di famiglia confermo il mio impegno a tutela dei i diritti e delle legittime aspettative di tutti i cardarelliani, quelli veri. Quelli che sui giornali non ci vanno mai, ma i cui volti sono impressi nella mente e nei cuori delle centinaia di migliaia di pazienti dei quali si sono presi cura".