Bagnoli, il quartiere in piazza: «Guerra alla movida selvaggia»

Bagnoli, il quartiere in piazza: «Guerra alla movida selvaggia»
di Pierluigi Frattasi
Domenica 21 Maggio 2017, 00:01 - Ultimo agg. 09:29
4 Minuti di Lettura

«Il Comune si è schierato a favore dei gestori. Non ci ha mai convocati, nonostante siano anni che combattiamo. Perché a Bagnoli la sera e soprattutto nel weekend è diventato impossibile vivere. Musica pompata a tutto volume, alcol a fiumi, ingorghi, sosta selvaggia e parcheggiatori abusivi. Siamo all’anarchia. Non ne possiamo più». Annamaria Russo, presidente del Comitato di Bagnoli per la vivibilità, è un fiume in piena: «Bagnoli è nata come quartiere operaio e residenziale – attacca – oggi qui è impossibile lavorare». Ieri sera, comitati e associazioni di residenti sono scesi in piazza per dire basta. Armati di megafoni, striscioni e volantini informativi, e vestiti di bianco, qualcuno anche avvolto dalle lenzuola, come fantasmi. «Perché siamo invisibili agli occhi del Comune – spiega Russo - dopo anni di denunce inascolate, ci sentiamo cittadini di serie B».
 


Il problema della decongestione del quartiere, nelle notti affollate della movida, è sentito anche dai gestori. Ieri sera l’Arenile ha messo a disposizione un servizio navetta per il parcheggio di viale della Liberazione, con orario non stop 23-6. Mentre alcuni locali di Coroglio si sono dichiarati disponibili a sospendere gli spettacoli per la serata, in segno di apertura ai manifestanti. Ma non è bastato a frenare la marea di giovani che si è riversata su via Bagnoli e via Coroglio, richiamata dai dj che si esibivano sui lidi. E il traffico è andato in tilt. A peggiorare la situazione, è venuto meno anche il servizio dei “Vigili in affitto”, reclutati direttamente dai locali, a causa della concomitanza della partita che ha assorbito quasi tutti gli agenti disponibili. «Il Comune deve intervenire – incalza Russo – non vogliamo soluzioni tampone». Duro anche Gennaro Esposito, presidente del Comitato cittadino per la vivibilità: «Bisogna regolamentare gli orari. Le ultime ordinanze che prevedevano una chiusura alle 3 per i locali all’aperto che fanno musica ad alto volume risalgono alla Iervolino».

I manifestanti fanno sul serio. «Siamo pronti a manifestare sotto casa del sindaco con stereo e grancassa, se sarà necessario». Il tema della movida molesta è stato oggetto di discussione su più tavoli. Giovedì, i gestori hanno presentato alla X Municipalità un documento nel quale si dichiaravano disponibili a pagare gli straordinari ai vigili urbani e potenziare il sistema delle navette. Mentre i comitati sono stati ricevuti da Pietro Spirito, presidente dell’Autorità Portuale, incaricata di rilasciare le licenze per i lidi, chiedendo un intervento per ridurre l’inquinamento acustico. Venerdì, in Municipalità è stata la volta dei residenti. È stata ricevuta una rappresentanza degli abitanti di Coroglio e di Bagnoli. Il parlamentino di Bagnoli si è attivato per trovare una soluzione che possa migliorare vivibilità e viabilità e limitare il rumore, ma la parola definitiva spetta a Palazzo San Giacomo e al sindaco in particolare, che ha la titolarità di emanare ordinanze per regolamentare gli orari delle attività, e all’autorità Portuale che può intervenire sul tipo di licenze. «L’amministrazione non può restare inerte – conclude l’avvocato Gennaro Esposito – perché la movida molesta comporta problematiche anche di ordine e sicurezza pubblica, particolarmente grave a Bagnoli che è area a rischio vulcanico.
La prima cosa da fare è decongestionare l’area. Quindi, bisogna intervenire sull’inquinamentto acustico, ma per questo non serve un provvedimento ad hoc, basterebbe fare i controlli per far rispettare le regole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA