Campania. Bimbo morto ustionato. I medici: «Abbiamo lottato fino alla fine per salvarlo»

Campania. Bimbo morto ustionato. I medici: «Abbiamo lottato fino alla fine per salvarlo»
di Melina Chiapparino
Domenica 5 Febbraio 2017, 20:24
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«Le condizioni del piccolo sono apparse subito di una gravità estrema ma lo staff dei sanitari ha lottato fino alla fine per cercare di salvargli la vita». Le parole di Mariano Sasso, responsabile dell’Unità di Terapia Intensiva e Grandi Ustioni dell’ospedale ‘A. Caradrelli’ sono cariche di sofferenza e attenzione nei confronti dei genitori del bimbo di 5 anni deceduto stamane. Mamma e papà del minore che ha perso la vita a causa delle ustioni riportate per oltre l’80% della superficie corporea, non si sono allontanati neanche un attimo dal reparto dove hanno pregato e sperato in un miracolo.

Alle 10.30 di questa mattina, il piccolino si è spento per un arresto cardio-circolatorio, spezzando altre due vite, quelle dei suoi genitori. Il minore era stato trasferito tramite ambulanza al ‘Cardarelli’ dal ‘Santobono’, ospedale pediatrico dove era giunto in seguito ad un primo ricovero nell’ospedale civile di San Giovanni di Dio a Frattamaggiore.  

Quando i sanitari del presidio di via Pansini hanno preso in carico il bimbo, a mezzanotte e mezza di venerdì scorso, il paziente era già intubato e sedato ma le sue condizioni erano gravemente compromesse non solo per l’estensione delle ustioni ma anche per la loro profondità. ‘ll bimbo aveva oltre l’80% del corpo ricoperto di ustioni di terzo e quarto grado- chiarisce il Dott. Sasso- si tratta di ferite che avevano compromesso organi interni e procurato lesioni profonde’.

Lo staff di medici e infermieri guidati da Sasso hanno fornito al piccolo l’assistenza rianimativa 24 ore su 24 per monitorarne costantemente le condizioni con supporto respiratorio, supporto farmacologico e alimentazione artificiale, oltre sedazione e copertura analgesica e morfina, come da prassi in questi casi. ‘Il bimbo è stato subito sottoposto ad un intervento chirurgico di escarotomia per impedire che le profonde ustioni potessero costringere la cassa toracica e rendere ancora più difficile la respirazione- spiega il Dott. Sasso- e successivamente sono state operate altre escarotomie e medicazioni fino a che la gravità delle sue condizioni cliniche ha compromesso il cuoricino’.

Nonostante dei piccoli miglioramenti che avevano anche riattivato la diuresi nel piccolino, le sue drammatiche condizioni di salute hanno reso impossibile salvargli la vita e questa mattina il bimbo è stato prelevato dalla Polizia Mortuaria e trasferito nel reparto di Medicina Legale del Policlinico Federiciano. ‘I bimbi e gli anziani sono i soggetti più a rischio quando ci sono ustioni così gravi - conclude Sasso - abbiamo lottato facendo il possibile e ora siamo vicini ai genitori e alla famiglia del piccolo’. 
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